Roma, 23 Dicembre 2024 - 11:10

Essere Roma Nord

Sandra Naggar

Artista, voce del comitato Don Minzoni

16 Settembre 2020

“Gente di fogna”? Roma e i romani non devono dimostrare niente a nessuno

Roma vince sempre, su tutti, non c’è partita, puoi solo pensare di dare il meglio di te stesso, così come c’è chi sceglie di dare il peggio di sé proprio perché, la partita essendo impari, allora, “chissene” mi magno tutto il possibile e gli altri possano pure crepare!

Colosseo

Che tu sia “romano de Roma” da 7 generazioni o residente nella Capitale da poco, le energie che attraversano la città millenaria avvolgono tutti. Non puoi risiedere sul suolo di Roma senza pensare che le tante forze potenti che hanno segnato tutta l’area romana nel corso dei secoli non abbia lasciato traccia, non solo con le grandi opere d’archeologia, d’architettura, d’ingegneria, d’arte e di cultura, ma con veri e propri flussi energetici che sprigionano le loro frequenze, intercettate dagli abitanti, in ogni angolo della città. Persino le periferie romane non hanno nulla a che vedere con le periferie delle grandi metropoli e capitali del mondo dove spesso trovi un senso di annullamento totale. Si, hanno tantissimi problemi ma sono a contatto con l’agro romano, con i monti ad est o con il mare a sud e questo le rende decisamente più vivibili di qualunque altra periferia del mondo.

Roma

Roma è una città dall’animo nobile, qualcuno sorriderà pensando a quanto invece appare rude il romano, con la sua cadenza pesante, invece insisto, Roma ha la nobiltà in sé di chi ha dato vita alla cultura occidentale, oggi tanto vituperata ma pur sempre fondamentale per milioni di cittadini nel mondo. Il parco archeologico di Roma, per citare un esempio, racchiude le fondamenta della cultura occidentale e lo offre liberamente a tutti, come lo fanno i nobili che accolgono alla loro tavola principi e contadini, notabili e operai, perché il nobile non deve dimostrare niente a nessuno, esattamente come Roma non deve dimostrare la sua immensa grandezza, la porta con nonchalance, anche quando sprofonda, come è accaduto in diversi momenti della sua magnifica storia.

Tutto questo, l’abitante di Roma, anche il meno attento, lo sa e lo accompagna, malgrado sé stesso. Si lascia insultare con frasi inopportune come “gente di fogna” e con serenità risponde al “malcapitato”, scivolato maldestramente in un momento di stizza, di fronte alle difficoltà che Roma offre a tutti. L’abitante di Roma ha fatto della resilienza il proprio “genius loci” e di fatto si ribella ben poco di fronte alla girandola di governanti, prelati, sindaci, Papi o capi di stato. L’abitante di Roma si arrangia perché sa che sono tutti di passaggio mentre Roma resta sempre Roma.

Il blog di Sandra Naggar

Misurarsi con questa città è un onore e un onere: un onore, perché sei in un luogo dove in ogni anfratto della città scovi ricchezze inaspettate, realtà uniche al mondo, che nessuno sospetta, nessuno ne è davvero cosciente; un onere perché Roma avrebbe bisogno del sostegno del mondo per essere curata e gestita nel migliore dei modi e per essere al meglio di sé, quale paradiso che è.

Gli abitanti di Roma fanno la loro parte, alcuni no e nell’assenza di una cura e di un presidio metro per metro, c’è chi dà sfogo al peggio di sé. Ma tutti, proprio tutti, devono sempre ricordarsi, che avere a che fare con Roma è una sfida che puoi accogliere solo pensando di poter dire di esserti impegnato al meglio, vincere, mai, non vincerai mai su Roma!

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