29 Aprile 2022 - 7:14 . Montesacro . Cronaca

Talenti, l’Asl di largo Rovani potrebbe chiudere: servizi spostati a via Monelli. Scontro in Municipio

La Asl di largo Rovani (Foto dal profilo Facebook di Manuel Bartolomeo)
La Asl di largo Rovani (Foto dal profilo Facebook di Manuel Bartolomeo)

di Marco Barbaliscia 

La Asl di largo Rovani a Talenti potrebbe chiudere entro il 2025. La questione torna al centro del dibattito politico in III Municipio dopo la commissione congiunta Pari Opportunità-Servizi Sociali svoltasi a piazza Sempione mercoledì 27 aprile. Ma cosa è successo nel dettaglio? Per capirlo è necessario fare un passo indietro.

A dicembre 2021 la Regione Lazio ha approvato una pianificazione per l’assistenza sanitaria sul territorio di Roma individuando la realizzazione di cinque Case di Comunità nel III Municipio. Il progetto, finanziato con i fondi del Pnrr, prevede la riqualificazione dei presidi Asl di proprietà già esistenti (via Lampedusa a Montesacro e via Dina Galli a Val Melaina) oltre al potenziamento dello Spoke* (centro di assistenza ora dedicato all’emergenza sanitaria dove si effettuano tamponi al personale sanitario e scolastico del territorio) di via Salita della Marcigliana.

Un riammodernamento che l’amministrazione locale aveva già calendarizzato. La conferma arriva da Paolo Marchionne, presidente del III Municipio: “La struttura al momento non ha servizi ambulatoriali e lo scopo è farlo tornare ad essere un presidio Asl completo sul territorio”, dice a Roma H24. A questo scenario di partenza si aggiunge poi largo Rovani, una struttura che si trova su uno spazio privato e sul quale la Asl paga un affitto. La sua probabile dismissione entro il 2025 (come dichiarato durante la seduta di Commissione dal responsabile Asl) prevede il trasferimento di tutti i servizi attualmente erogati in via Paolo Monelli.

Da largo Rovani a via Monelli: dibattito acceso sullo spostamento dei servizi Asl

La decisione ha acceso il dibattito in Municipio. In via Monelli – spiega Marchionne – “vi è un centro polifunzionale per le persone con disabilità che ospiterà anche il presidio sanitario della Asl. Questa soluzione permette di dare continuità al servizio, con lo spostamento che avverrà non appena saranno ultimati i lavori, finanziati dal Pnrr”.

La soluzione non trova però d’accordo parte dell’opposizione. Manuel Bartolomeo, consigliere di Fratelli d’Italia, ha mostrato il suo disappunto: “La scelta è stata compiuta senza che si sia condiviso nulla nelle commissioni preposte”, scrive in una nota. E ancora: “Via Monelli è una strada a ferro di cavallo, in zona residenziale. Vicino c’è una scuola (il liceo Giordano Bruno, ndr) che ogni mattina genera traffico così come il centro commerciale”.

Da via Monelli a Porta di Roma, Marchionne: “Copriamo tutto il territorio”

Via Monelli – risponde Marchionne – “presenta sicuramente delle criticità, come il traffico, ma è l’unica soluzione fattibile. L’idea di sgravare la Asl di un costo esoso per una struttura come largo Rovani è pienamente condivisibile e via Monelli può ospitarne i servizi”. Il Centrodestra aveva avanzato altri siti possibili, come via Monte Meta o l’ex Maggiolina a via Nomentana: “Sono luoghi molto prossimi a strutture Asl già attive e funzionanti, come via Lampedusa”, replica Marchionne.

Che aggiunge: “Queste soluzioni priverebbero un quartiere di un presidio Asl. La nostra idea è quella di mantenere una struttura attiva nel quadrante di Montesacro Alto-Talenti e più vicina agli abitanti di Cinquina, Casal Boccone e Bufalotta. Ecco perché via Monelli è l’unica soluzione realistica e funzionale nella copertura del territorio”.

La quinta Casa di Comunità prevista dalla pianificazione della Regione Lazio sarà infine a Porta di Roma: “Abbiamo deciso di coprire un’area abitativa in espansione e priva di servizi sanitari di base vicini”, dice Marchionne. Che aggiunge: “Il luogo è ancora da individuare. Tra i siti in fase di valutazione ci sono gli spazi della Galleria Commerciale dove è stato aperto l’Hub vaccinale durante la pandemia. L’obiettivo è quello di migliorare il radicamento dei servizi sanitari sul territorio, coprendo tutti i quartieri”.

*Per Spoke si intende una rete territoriale di servizi ambulatoriali cui compete la selezione e la gestione dei pazienti e il loro invio ai centri di riferimento quando una determinata soglia di gravità viene superata.