Montesacro | La Storia
23 giugno 1980: omicidio del giudice Amato
La mattina del 23 giugno 1980 il giudice Mario Amato venne ucciso con un colpo d’arma da fuoco alla nuca mentre aspettava l’autobus, come un pendolare qualsiasi, di fronte al civico 272 di viale Jonio, all’altezza di via Monte Rocchetta. Sostituto procuratore, nato nel 1937 a Palermo, era stato trasferito a Roma nel 1977 e incaricato di riprendere le indagini di Vittorio Occorsio, collega ucciso l’anno prima per la sua attività investigativa nei confronti del terrorismo di destra, in particolare dei Nuclei Armati Rivoluzionari.
Come detto, Amato quella mattina di 42 anni fa era in attesa dell’autobus per andare a lavoro perché il giorno prima gli era stata negata l’auto blindata.
Gilberto Cavallini, membro dei Nar, gli si avvicina alle spalle e fa fuoco, uccidendolo. A mandarlo sono stati Valeria Mambro e Giusva Fioravanti, leader del terrorismo nero.
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