13 Aprile 2021 - 8:31 . Prati Fiscali . Viabilità
Ciclabile Prati Fiscali, la protesta dei commercianti: “Pericolosa, il Comune ci ripensi”
di Valerio Valeri
Non si spegne la protesta dei commercianti contro la nuova “bike lane” realizzata in via dei Prati Fiscali. Già a fine febbraio i malumori erano esplosi in maniera palese con Stefano Cecchi, titolare del negozio di materassi in piazzale Jonio, che aveva temporaneamente impedito i lavori incatenandosi nella sua Smart davanti al negozio.
Adesso però tutto il quadrante chiede che il Comune torni sui suoi passi. Sono infatti quasi 70 gli esercizi commerciali – praticamente tutti quelli da piazzale Jonio fino alla fine di via dei Prati Fiscali procedendo verso la via Salaria – che si sono uniti contro la “bike lane” e hanno avviato una raccolta firme nella zona, con circa 200 adesioni, molte delle quali da parte di semplici abitanti.
“In merito alla realizzazione della corsia ciclabile in via dei Prati Fiscali lato numeri dispari, tratto largo Valtournanche – Via val d’Ala, abbiamo più volte rappresentato il nostro disappunto per problematiche tecniche relative alla realizzazione – si legge nella lettera inviata all’ufficio Piani di mobilità, a quello Piani di ciclabilità e all’ufficio traffico del III Municipio – . Questo settore è costantemente gravato dal traffico congestionato e pericoloso per i passanti e gli automobilisti stessi, per le doppie inversioni di marcia, la fermata dell’autobus, il carico/scarico merci, il traffico verso largo Valtournanche, verso Nuovo Salario e Montesacro. Tutto ciò basta a far capire quanto la realizzazione di una corsia ciclabile sia del tutto inopportuna proprio per la pericolosità ma anche per la riduzione dello spazio automobilistico che prevede inoltre il passaggio e il servizio dei mezzi Ama”.
Tra i promotori dell’iniziativa c’è Francesco Bellavista, da 40 anni titolare del negozio “L’acquario” al civico 263 di via dei Prati Fiscali. “Hanno concluso i lavori della ciclabile ieri mattina (mercoledì 7 aprile, ndr) – spiega a Roma H24 – e sono sicuro che le ripercussioni sul traffico saranno enormi. Ogni giorno si fermano i furgoni per lo scarico, basta ce ne siano due o tre insieme ed ecco che si crea il tappo. Ora noi dovremo chiedere l’autorizzazione per lo spazio di carico e scarico, circa 20 metri che tra l’altro paghiamo, ma spesso ci si parcheggiano gli automobilisti perché qui trovare posto è impossibile”.
“Il personale tecnico intervenuto nelle misurazione della strada per la realizzazione della corsia e dei relativi parcheggi – continua la lettera – , forse non ha tenuto conto della territorialità e dei problemi in essere al traffico. Un confronto civico con le strutture ed i residenti, sicuramente avrebbe potuto portare ad una forma di dialogo che avrebbe consentito la riflessione su percorsi alternativi“.