5 Aprile 2021 - 22:45 . Montesacro . Personaggi

Monica, dal fisco al pilates: “Il Covid mi sta mettendo a dura prova”

Quando il primo lockdown di marzo 2020 ha costretto alla chiusura molte attività commerciali e centri sportivi, centinaia di figure professionali si sono ritrovate a doversi reinventare, trovando nuovi modi e nuovi spazi per continuare a lavorare nel rispetto delle disposizioni anti-Covid. Una di loro è Monica Selva, 49 anni, ex commercialista. Nel 2019 ha lasciato la professione per diventare una insegnante di pilates full time, dopo 13 anni passati prima a praticarlo e poi a specializzarsi per insegnarlo agli altri.

Mi diagnosticarono la fibriomialgia e l’artrite reumatoide – racconta a Roma H24 – e il medico mi consigliò di fare pilates. Mi sono appassionata così tanto da decidere di cambiare vita. Sono diventata responsabile di ‘Aequilibrium’, uno studio di pilates in zona Talenti e col tempo ho creato un bel gruppo di allievi”. Poi, la chiusura. “A Talenti eravamo già abituati a rispettare le norme igieniche – spiega – perché lo spazio è grande, 110 mq, viene continuamente sanificato, il distanziamento sociale è naturale perché il pilates è una disciplina che si svolge sì in gruppo, ma ci si concentra molto su sé stessi e ognuno ha bisogno del proprio spazio di comfort. Con le riaperture di maggio abbiamo installato i pannelli all’accoglienza e vietato l’accesso agli spogliatoi. Inoltre, degli 8 reformer (il macchinario che si usa per fare pilates, ndr) in dotazione al centro, ne usavamo la metà”.

Lo studio pilates a Talenti

Monica, che vive in zona largo Preneste ma lavora in III Municipio, ha provato a continuare le sue lezioni sulla piattaforma online Zoom. “Ma non è la stessa cosa – ammette – quindi ultimamente mi sono adoperata per trovare uno spazio abbastanza grande e all’aperto dove ritrovare i miei allievi”. Così, tramite un amico insegnante di judo, Monica nei giorni scorsi ha organizzato un open day al Tennis Club Panda, sulla via Nomentana. “Purtroppo la giornata non era delle migliori – continua – faceva freddo ed era piovoso. Il pilates si fa a terra, sopra un tappetino, è fondamentale sentirsi a proprio agio. Gli spazi del Panda sono enormi, tra l’altro il centro è stato da poco ristrutturato, noi eravamo sotto a una tensostruttura molto grande, lo spazio non mancava, però voglio aspettare che la stagione si stabilizzi per riproporre l’attività e sono sicura che le cose andranno meglio, perché ho tanti allievi che vorrebbero tornare ad allenarsi. Io sono ottimista, anche se quest’ultimo anno è stata dura: noi partite Iva se non lavoriamo non guadagniamo e le spese non mancano. Speriamo bene”.