3 Marzo 2021 - 1:11 . Montesacro . Cronaca
Piazza Sempione, Cuperlo (Pd): “Questo progetto sia la bussola per tutti”
Gianni Cuperlo è un ex deputato della Repubblica, attuale membro della direzione nazionale del Partito democratico, rappresentante della corrente più a sinistra. Non vive a Montesacro, ma un po’ più verso il centro, nel Trieste-Salario. Ma il trambusto su piazza Sempione è arrivato anche a lui. Tanto che sul suo profilo Facebook, sabato 27 febbraio, ha deciso di scrivere un post a sostegno del progetto di pedonalizzazione, mostrando vicinanza ai presidente Giovanni Caudo e all’assessore alla Cultura Christian Raimo.
“Da qualche mese la giunta del III municipio ha deciso di avanzare la proposta di una pedonalizzazione della piazza – scrive Cuperlo – . Il progetto prevede di spostare altrove una ventina di parcheggi, di rivedere il ‘decoro’ del contesto per far diventare quel luogo una zona di bellezza, fruizione, passeggio, consumo sociale e culturale. Non è che sia proprio una rivoluzione, è qualcosa che si è fatto in mille altri luoghi di questo straordinario paese e solitamente con il medesimo processo decisionale. Una giunta avanza la proposta, seguono le proteste dei commercianti o di comitati di cittadini allarmati dalle conseguenze di quella decisione sulla mobilità, la viabilità, la quotidianità”.
“Nel caso specifico – prosegue l’ex deputato triestino – sulla piazza affaccia anche la chiesa dei Santi Angeli Custodi e al centro della piazza, a fungere oggi purtroppo quasi da spartitraffico, una statua della Madonnina. Il che è giusto farlo notare perché a guidare in parte la protesta contro la pedonalizzazione c’è anche il parroco locale. Non so dirvi come la vicenda si concluderà, conoscendo alcuni dei protagonisti tendo a ritenere che l’esito sarà quello suggerito giustamente dalla giunta e posso supporre, con tutta l’umiltà del caso, che una volta realizzato il progetto, la bellezza del luogo conquisterà facilmente anche quanti oggi si oppongono per le ragioni più diverse”.
Cuperlo loda la giunta del III Municipio che, in tempo di pandemia, cerca di immaginare uno spazio aperto a tutti che sia pronto ad accogliere i cittadini quando le cose andranno meglio. “Insomma, credo che questa vicenda – conclude Cuperlo – , nella sua specificità, possa essere assai indicativa di quello che dovremmo fare in luoghi diversi da piazza Sempione e del III municipio, nel senso che quanto sta accadendo lì potrebbe rappresentare una bussola per orientare la rotta e costruire attorno alle scelte delle buone amministrazioni quel consenso che deve sempre andare di pari passo a un pizzico di ambizione e di coraggio. E allora, come direbbe James Bond, ‘Daje che se po fa’!’.