2 Dicembre 2020 - 11:12 . Montesacro . Cronaca
Montesacro, usura e minacce: arrestate madre e figlia
Madre e figlia elargivano prestiti con un tasso usurario fino a un massimo del 104,28% annuo, avvalendosi di una complessa struttura organizzativa, pianificata nei dettagli. Come ricostruito grazie all’attività di indagine denominata “Operazione Marylin”, condotta dagli agenti del III Gruppo ‘Nomentano della polizia locale, guidati dal dirigente Maurizio Sozi, insieme alla squadra investigativa del III Distretto di polizia di Fidene-Serpentara, guidati dal dirigente Fabio Germani.
L’indagine ha avuto inizio nel mese di maggio 2018 e ha portato all’arresto delle due donne. Le operazioni di intercettazione ambientale e telefonica avviate sulle utenze e i luoghi riconducibili alle indagate hanno permesso di seguire “in diretta” il loro modo di operare. Madre e figlia svolgevano attività di usura a danno di 5 soggetti con prestiti da un massimo di 3mila euro a un minimo di 500, con un tasso usurario fino al 104,28% annuo. Nel corso dell’attività investigativa è stato accertato, inoltre, che le due indagate si suddividevano i compiti e si avvalevano di una grande varietà di mezzi: negozio di parrucchiere e carte postepay per il pagamento delle somme dovute dagli usurati, nonché cellulari per mantenere i contatti con gli stessi.
In particolare era la figlia a detenere il quaderno sul quale provvedeva a trascrivere periodicamente i soldi ricevuti in pagamento. Nel corso dell’attività, inoltre, è emerso come le indagate non esitavano anche a minacciare gli usurati che, trovandosi in una situazione di difficoltà economica, tardavano nei pagamenti delle rate del prestito usurario.