21 Ottobre 2020 - 8:00 . Montesacro . Cronaca
Nascite, boom dopo il lockdown? Gli esperti di Montesacro: “Possibile, ecco perché”
Durante il lockdown c’è stato un incremento dei concepimenti? Secondo alcuni esperti di Montesacro, e non solo, sì. Certo, per confrontare le cifre rispetto al 2019 bisognerà aspettare ancora un paio di mesi. Tuttavia, sono diversi gli aspetti che, secondo i ginecologi, tra novembre e dicembre dovrebbero portare a un aumento della nascite, 9 mesi dopo la quarantena di inizio 2020.
A partire da Francesco Torcia, ginecologo de La Sapienza, che ha lo studio a corso Trieste 109: “Senza sveglie all’alba, senza aperitivi e cene fuori, e con una migliore qualità del sonno, le funzioni fisiologiche migliorano. Molte persone che avevano difficoltà ad avere un bambino, in quei due mesi hanno avuto più fortuna. Ma lo potremo quantificare intorno a dicembre”.
“Faccio una premessa: un eventuale aumento dei concepimenti potremo registrarla solo da metà novembre in poi. Quello che è certo, però, è che sono aumentate le gravidanze fisiologiche rispetto a quelle con procreazione assistita”. Ne è certa Manuela De Fabiis, capo ostetrica della clinica Santa Famiglia, eccellenza del quartiere Prati in via dei Gracchi 134.
La dottoressa De Fabiis spiega dunque come, durante il periodo di lockdown tra marzo e aprile, la qualità dei concepimenti sia notevolmente migliorata: “L’attività ambulatoriale ostetrica è aumentata, lo vedo dalle diagnosi prenatali. Sicuramente può aver contribuito l’assenza di alcuni fattori di stress, che rimanendo dentro casa tutto il giorno si riducono notevolmente. Alla Santa Famiglia facciamo il tampone a tutte le future mamme e, qualora risulti positivo, avviene il trasferimento in un centro Covid – viene screenato anche il partner – ovviamente se il parto non è imminente”.
“In questi mesi abbiamo registrato un aumento delle gravidanze – conferma anche la dottoressa Monica Calcagni, ginecologa che ha lo studio in via Passo del Turchino 20, in zona Vigne Nuove -. Durante il lockdown le coppie si sono riavvicinate e hanno riscoperto il desiderio di avere dei figli, il tempo da dedicare ai concepimenti, inoltre, è aumentato in maniera importante. Nella vita quotidiana, infatti, le persone sono prese da numerosi impegni e hanno poche occasioni di incontrarsi con i propri partner”.
Secondo la dottoressa Calcagni, inoltre, le neomamme, si stanno già abituando alla nuova normalità, che comprende mascherine e visite ginecologiche senza né partner né familiari. “All’inizio le donne faticavano di più ad accettare queste disposizioni – spiega – perché ci eravamo ormai abituati a un modello di maternità che vedeva come parte integrante anche il futuro papà. Purtroppo in questo momento non è più possibile, ma le donne ormai hanno imparato ad accettarlo. Mentre sono ancora spaventate dall’idea di andare in ospedale, per paura dei contagi. Per questo stiamo assistendo a un incremento dei travagli a domicilio e dei parti in casa. Il Coronavirus spaventa le neomamme”.