Venditti: “Sono stato bullizzato fino ai 16 anni, ho pensato al suicidio”

“Sono stato un adolescente molto solobullizzato fino a 16 anni. Ero talmente complesso e complessato che ho rischiato il suicidio molte volte”. A parlare è Antonello Venditti, in un’intervista rilasciata a La Stampa.

“Le canzoni sono nate da quel dolore. Adesso ho conquistato tante cose nella mia vita, innanzitutto una certa sicurezza psicologica e spirituale, ma in fondo sono sempre lo stesso” ha raccontato il cantautore, legatissimo al quartiere Trieste-Salario, avendo frequentato il liceo Giulio Cesare.

“Devi essere molto forte dentro, credere in te stesso e credere in quello che sei, io sono convinto che si suicidano solo i giusti, quelli che hanno ragione – afferma Venditti – i colpevoli sono più furbi, magari tentano il suicidio ma poi sopravvivono. A volte basta una parola per continuare a vivere. Ecco perché c’è bisogno di amici, di una società che si interessi di te anche se sei piccolo. Ci vorrebbe un amico, sempre”.

Il cantautore romano si è espresso anche sul Ddl Zan: “Non ho bisogno di sottoscriverlo, ce l’ho dentro. Mi sembra così normale che mi pare assurdo doverlo scrivere in una legge”.

LEGGI: l’intervista completa su La Stampa

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