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Sanità, così la Asl affronta i cambiamenti del quartiere

di Claudio Lollobrigida

“Negli ultimi 40 anni la popolazione del II Municipio è invecchiata, soffrendo così di patologie cronico-degenerative. Le modifiche demografiche ed epidemiologiche del abitanti ci pongono davanti alla sfida del cambiamento per venire incontro alle necessità dei cittadini”. Camillo Giulio De Gregorio, direttore della Asl Roma 1, presenta così il nuovo Piano di Sviluppo 2019-2021, illustrato ieri, giovedì 11 luglio, a largo dello Scautismo.

L’obiettivo del programma è quello di creare una rete territoriale che punti sulla prevenzione e sulla tutela della salute. Un piano che nasce da un’analisi del profilo della popolazione anche nei singoli quartieri del Municipio.

Si tratta – ha spiegato ancora De Gregorio – di 168.357 cittadini, di cui il 52% del totale è costituito da famiglie di un solo componente, prevalentemente anziani.

Alla presenza di Angelo Tanese, Direttore Generale della Asl Roma 1, e di Francesca Del Bello, presidente del Municipio II, sono stati illustrati i contenuti specifici del piano, dalla prevenzione all’assistenza, dalle cure primarie ai percorsi diagnostico-terapeutici, dalla disabilità alla salute materno-infantile, dalla salute mentale alle dipendenze.

Le nuove attività distrettuali prevedono molti progetti innovativi, come il laboratorio di equità e partecipazione, l’ambulatorio infermieristico, la riqualificazione del Centro Forte Antenne e l’apertura della Casa della Salute di circonvallazione Nomentana.

Fulcro di tutta l’attività della Casa della Salute il PUA (Punto Unico di Accesso) integrato tra Municipio e Azienda Sanitaria che garantisce accoglienza, orientamento e ascolto attivo oltre che informazioni sui servizi territoriali e relative modalità di accesso e accompagnamento al percorso di cura più appropriato.

“Tutti i progetti – ha concluso De Gregorio – sono volti alla costruzione di una rete dei servizi meno frammentata, più integrata e accessibile in relazione ai bisogni della popolazione, anche attraverso un maggiore coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini”.

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