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Nuovo regolamento di polizia urbana, queste le mosse contro la movida
di Sergio CampofioritoÈ appena entrato in vigore il nuovo regolamento di polizia urbana. L’assemblea capitolina ha approvato definitivamente il fascicolato che abroga e sostituisce, 73 anni dopo, il vecchio normario in vigore nella Capitale. Da questo momento, decadono tutte le ordinanze emergenziali, codici transitori, modificazioni e integrazioni accumulate dal 1946. Questi i dieci punti più importanti:
1) Proibizionismo e movida. Non si potranno più organizzare e promuovere tour alcolici tra birrerie, pub e wine-bar; dalle 23 alle 07 non si potrà bere per strada qualsiasi tipo di bevanda alcolica; dalle 3 del mattino alle 7, neanche dentro ai locali;
2) Guerra al tunz-tunz. L’emissione sonora generata dagli strumenti (volgarmente noti come “autoradio”, ndr) a bordo di veicoli (comprese le minicar), sia in sosta sia in movimento, non deve propagarsi al di fuori dell’abitacolo dei veicoli stessi.
3) Niente manovra bocca – nasone. Non soltanto il buonsenso, ma adesso anche il regolamento impone che non potrà esserci alcun contatto tra la bocca dell’assetato e la fontanella pubblica;
4) Colpo al cuore. Non ci si potrà più giurare amore eterno a ponte Milvio, o forse sì ma senza utilizzare i lucchetti.
5) Vietato vietare. Nessun esercizio commerciale, compreso bar e ristoranti, potrà vietare agli avventori di utilizzare il bagno, anche senza aver prima acquistato un caffè o un pacchetto di caramelle. Il gabinetto deve inoltre essere tenuto in modo pulito e decoroso;
6) Il miglior amico del cane. Per i proprietari degli animali vigono le regole di buona custodia e cura, assicurandosi altresì che non arrechino danno a persone e cose. Per la salvaguardia di marciapiedi e giardini, vi è l’obbligo di portare con sé sacchetti per la raccolta delle deiezioni. E raccoglierle.
7) Mai più “Marcello come here”. Armonizzate le sanzioni per chi decide di tuffarsi in una delle fontane storiche o usarle in modo improprio (gettare oggetti, sversare sostanze, immerge animali, arrampicarsi). Salva la tradizione di lanciare monete nella fontana di Trevi: monete da 50 centesimi sì, banconote da 50 euro no;
8) Tifo dentro. Niente mutandoni, vestitini da infermiera, canotte e camice (e bucato in generale); bandiere della Roma, della Lazio o del Comacchio, drappi arcobaleno e striscioni esposti ai balconi che si affacciano su pubblico suolo.
9) Addio alla camporella. Divieto di assumere comportamenti diretti a offrire prestazioni sessuali, ingaggiare o concordare prestazioni e appartarsi in luogo pubblico con soggetti che esercitino l’attività di meretricio.
10) Daspo urbano. Sindaco e prefetto potranno decidere il divieto di accesso in alcune aree della città e per 48 ore ai trasgressori. In caso di recidiva, il fascicolo passa al questore che ha facoltà di prolungare il provvedimento fino a sessanta giorni.