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“Così possiamo proteggere Ponte Milvio dalla movida selvaggia”
di Camilla PalladinoStop alle licenze per la somministrazione di cibo e bevande. E un regolamento più rigido e preciso per le attività commerciali già aperte. Queste le proposte del comitato di quartiere Abitare Ponte Milvio, attivo dal 2011 sul territorio, per dare un freno alla movida “selvaggia” che invade la zona intorno a piazzale di Ponte Milvio.
Lo spiega a RomaH24 Paolo Salonia, portavoce dell’associazione: “Il problema fondamentale di questo quartiere è la mancanza totale di un controllo radicato nel territorio. Il venerdì e il sabato, soprattutto durante la notte, la zona è offlimits. Non ci sono gli agenti, non ci sono i mezzi, e non si riesce a proteggere tutto il territorio. La violenza in questa zona è talmente esplicita che anche le forze dell’ordine, in inferiorità numerica, ammettono di essere spaventati di intervenire”.
Così, durante il weekend, Ponte Milvio diventerebbe una zona al di fuori dalle leggi dello stato. Secondo il presidente, i commercianti sono costretti ad abbassare le serrande e non è raro che i residenti vadano fuori Roma, soprattutto nel fine settimana, per scappare dalla movida incontrollata.
“Per cambiare questa situazione è necessario partire dal basso – dice Salonia -. Bisogna studiare nuove iniziative per i giovani. Altrimenti non hanno alternative ad alcool e droghe. Per dirne una, in questa zona non c’è nemmeno una biblioteca. Serve una sinergia tra associazioni, istituzioni e forze dell’ordine. I ragazzi hanno bisogno di essere protetti. Il modello culturale va ripensato”, conclude. Per dare ai più giovani una scelta.