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Abitazioni di pregio, ecco da dove arriva la nuova clientela

di Daniela Mogavero

Clienti con una buona disponibilità di denaro, italiani e stranieri, continuano a scegliere il quartiere, in particolare la zona del Pinciano, per i loro acquisti di immobili di pregio. Qui e nelle zone principali di Roma il mercato regge, ma la lotta con Milano la vede perdente per i tempi burocratici troppo lunghi. Il fascino della Capitale, però, continua a stregare e, dopo russi, cinesi, sauditi e diplomatici, adesso è il turno di chi arriva dal Nord Europa.
Un trend che è sempre più presente e variegato: «Stiamo assistendo a una calata di acquirenti dai Paesi scandinavi, dalla Germania, dall’Olanda – spiega Raoul Sarghini, titolare dell’agenzia Immobili di prestigio di via Po 37 e agente accreditato della Borsa immobiliare di Roma (che fa capo a Tecnoborsa) – questi clienti hanno deciso di superare la Riviera romagnola, dove per anni hanno acquistato, la campagna toscana, vista come il luogo del relax e del buon vino, per arrivare a Roma e le sue straordinarie bellezze. L’obiettivo è finalizzare un acquisto facile da riconvertire in reddito. Il mercato è cambiato, il focus è sulla redditività, attraverso una bellissima seconda casa che diventa un investimento».

La parte del leone a liberty e Coppedè
Nel quartiere a fare la parte del leone sono «il liberty eclettico del Coppedè e i palazzi umbertini. Piazza Mincio, via Dora, il Palazzo degli Ambasciatori sono tra i punti di spicco. Nell’edificio voluto da Luigi “Gino” Coppedè «si vende un appartamento da 210 metri quadrati, cinque stanze, rifiniture di lusso, balconi e l’uso esclusivo della terrazza all’ultimo piano – spiega Sarghini – che costa 1.350.000. Un prezzo che si raggiunge grazie alla storia, al pregio dell’edificio e alle rifiniture, perché gli acquirenti puntano ad avere qualcosa di perfetto».

Dettagli e domotica fanno salire i prezzi
Nel quartiere i prezzi in media si aggirano tra 5 mila e i 7 mila euro al metro quadrato, ma i dettagli, la domotica e gli adeguamenti possono far salire i prezzi.
Nota dolente, però, resta la burocrazia di Roma: «Milano, a differenza della Capitale, ha tempi di vendita più veloci e una redditività più semplice da realizzare. Gli stranieri preferiscono concludere rapidamente e potrebbero allontanarsi da Roma dove per una compravendita si va dai sei ai sette mesi, mentre nel capoluogo lombardo si tratta di 3-4 mesi. Se i tempi fossero gli stessi Roma avrebbe due volte il mercato di Milano».

La storia del Palazzo degli Ambasciatori
Il quartiere Coppedè, dal nome dell’architetto che lo ha progettato e ideato all’inizio del secolo scorso, Gino Coppedè, racchiude al suo interno palazzi e villini realizzati in uno stile unico. In questo quartiere nel quartiere, completato negli anni Venti, prima appendice del nascente Trieste Salario, si trovano i due palazzi detti “degli ambasciatori”, che rappresentano l’ingresso monumentale al gioiello del liberty romano.
Nei due palazzi, a pianta triangolare, distribuiti su cinque piani e collegati dall’ “arcone” con il suo caratteristico lampadario di ferro battuto, Coppedè si ispirò a una progettazione moderna in cui le richieste dalla committenza (l’alta borghesia dell’epoca) avevano la priorità. I grandi appartamenti sono suddivisi in zona notte e zona giorno, con una visione del tutto nuova degli spazi e un’attenzione spasmodica ai dettagli: mosaici nei bagni, soffitti a cassettoni, caldaie in rame, cucine con lavatoi in marmo e finestre diverse per ogni piano, per dare un volto inconfondibile agli edifici, dall’interno all’esterno.

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