di Valerio Valeri

Lutto a via Agri, nel quartiere Trieste-Salario. È morto a soli 55 anni l’hair-stylist e make-up arist Stefano Bongarzone, che da quindici anni aveva il suo salone di bellezza al civico 26.

Personaggio ormai storico della zona, conosciuto e ben voluto da tutti, Stefano aveva preso il posto di un’altra storica attività di via Agri, l’alimentari di Antonio Vitiello, conosciuto da tutti come Tonino. Ma a Roma si era fatto un nome ormai da quasi 40 anni, avendo iniziato il mestiere quando ne aveva appena 18.

Nel tempo, il parrucchiere – ma troppo banale definirlo così – si è fatto apprezzare dalle clienti di tutto il quartiere e non solo. Non era raro, infatti, che venisse interpellato da tv e testate nazionali per un parere professionale, tanto che addirittura “mamma Rai” lo vedeva spesso come ospite nei suoi programmi di punta. Da diverso tempo partecipava come opinionista al programma di Radio Radio “Io le donne non le capisco”, condotto da Sonia D’Agostino e Raffaella Longobardi.

“Papà aveva un rapporto speciale con le ragazze e le signore che frequentavano il suo negozio – ci racconta il figlio Marzio, 27 anni – perché le considerava amiche ed era così con tutte. Anche con la sua equipe il rapporto andava oltre il lavoro”.

Su Facebook sono decine i messaggi di cordoglio che arrivano da amici e clienti: “Un grande onore averti avuto nel mio mondo – scrive Anna – le risate pazzesche! Dovevamo ancora organizzare un progetto che avevi in mente di fare insieme, ma sta tranquillo, un giorno riuscirò a realizzare quel piccolo desiderio”. “Sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo”, il pensiero di Karol, che conclude così: “Sei una leggenda”. Anche per Cinzia “la sua amicizia è stato un dono”, mentre Enrico posta una foto insieme a Stefano con poche parole: “Noi, nei nostri 30 anni”, sottolineando una lunga amicizia.
L’attività di via Agri 26 non finisce con Stefano. Dal negozio, infatti, fanno sapere che il salone non chiuderà un solo giorno e continuerà a lavorare come Stefano avrebbe voluto.

Sul suo sito ufficiale, Stefano si definiva “un operaio del mio lavoro. Non smetto mai di lavorare perché il mio lavoro è nella mia vita. Amo l’armonia in tutto, compreso il settore estetico. Soffro quando mi sento nel ‘brutto’ perché penso basti poco per far diventare le cose belle. Ho dedicato la mia vita alle donne e ne sono felice, vorrei continuare a farlo per molto tempo ancora”.

Lo piangono l’ex moglie Laura – con la quale hanno avuto sempre un grande rapporto di amicizia e affetto – il figlio Marzio, il compagno da tanto tempo Manfredi e la sorella Cristina.

L’ultimo saluto a Stefano si terrà martedì 6 aprile alle ore 11.00 nella chiesa di San Giovanni Crisostomo in via Emilio De Marchi 60.