9 Maggio 2021 - 9:18 . FuoriQuartiere . Cronaca
Vaccini, i medici di famiglia contro la Regione: “Accordi non rispettati”
La Federazione Italiana Medici di Famiglia del Lazio dichiara lo stato di agitazione della categoria dopo aver constatato, da parte della Regione Lazio, “il mancato rispetto degli accordi integrativi sottoscritti relativamente alla vaccinazione anti SARS Cov 2 negli studi dei medici di famiglia”.
“Nonostante i nostri ripetuti appelli, la Regione Lazio- si legge nel documento che sarà inviato dalla Fimmg alle prefetture provinciali – sceglie di aprire ogni giorno nuovi hub per la somministrazione di vaccini contingentando le dosi richieste ai medici di famiglia. Se negli hub viene utilizzato per tutti il vaccino Pfizer a prescindere dall’età e dalle patologie, questo viene invece centellinato o del tutto negato ai medici di medicina generale che hanno dovuto disdire gli appuntamenti. Ci chiediamo quanto costi in termini di denaro pubblico e di personale mantenere un siffatto sistema di vaccinazione che, nonostante i proclami, in quattro mesi, ha raggiunto solo 1.505.885 somministrazioni per la prima dose e solo 738.000 (dati Salute Lazio) con entrambe le dosi su 4.947.992 cittadini (dati Istat) da vaccinare con 2 dosi”.
Secondo i dati della Fimmg del Lazio “attualmente la medicina di famiglia ha vaccinato 191.785 cittadini in 2 mesi (dati assessorato) il triplo di qualsiasi hub vaccinale che ha iniziato mesi prima, con costi decisamente inferiori e con enormi difficoltà nel rifornimento dei necessari vaccini“.
“Se il Lazio oggi è una regione virtuosa – conclude la nota dei medici – lo si deve non solo allo sforzo ed all’impegno innegabile dell’assessorato e di ogni singolo operatore sanitario, alla capacità di risposta degli ospedali, e all’impegno dei volontari e dei cittadini volonterosi, ma anche alla medicina generale“.