“Quell’impianto è chiuso. È impossibile che emetta odori“. Tanto rumore per nulla. O almeno, così sostiene Ama. Tema all’ordine del giorno: i miasmi che, secondo qualche cittadino (che ci ha messo nome e cognome e ha prodotto dei video), proverrebbero dal famigerato Tmb Salario. L’ex area dove venivano trattati i rifiuti indifferenziati, finché un incendio non lo ha distrutto. Era l’11 dicembre 2018.

Tutto finito? Nemmeno per sogno, accusa qualcuno. Quel qualcuno si chiama Alessandro Luciani. Vive di fronte all’ei fu Tmb e ha spedito a RomaH24 dei video che mostrano i mezzi Ama entrare carichi nell’ex Tmb e uscire vuoti. Dice lui. Ama invece dice altro.

La municipalizzata, spesso restia a esprimere delle posizioni quando sollecitata da RomaH24, stavolta emette addirittura una nota: “L’area di proprietà dell’azienda è anche sede, da sempre come noto, di un’autorimessa fondamentale per assicurare la raccolta del quadrante nord della città di Roma (municipi II, III e XV)”.

E ancora: “Gli automezzi in transito, quindi, sono esclusivamente quelli che, dopo aver svolto il servizio assegnato sul territorio, tornano nella propria sede di ricovero. Tutti gli automezzi che escono e rientrano nell’autorimessa del Salario – incluse le cosiddette “macchine madri” su cui vengono caricati i rifiuti da mezzi più piccoli – conferiscono i rifiuti presso altri siti e impianti Tmb attivi”.

Caso chiuso? Sì, secondo Ama. No, secondo chi continua ad avvertire una puzza malefica in quella zona.

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