17 Maggio 2021 - 7:20 . Flaminio . Degrado
Tevere, rifatta (forse) la ciclabile i pannelli dei poeti sono da rottamare. Le foto
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Ci sono Ungaretti, Dante, Zola e i maggiori vati della letteratura mondiale con i loro versi dedicati alle acque. O almeno ci sarebbero poiché sotto a scritte, brutture, vetri infranti, si legge ben poco. Accanto, corre la controversa pista ciclabile appena riasfaltata dal Comune, pure “troppo” secondo la Soprintendenza che ha cassato i lavori ordinandone l’immediata sospensione.
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Stando all’ente guidato da Daniela Porro, i lavori eseguiti presentano difformità rispetto a quanto precedentemente realizzato. In alcuni punti, ammonisce la soprintendente, la larghezza della pista è maggiore rispetto a quella esistente e alcune griglie per la raccolta delle acque risultano coperte.
Un angolo di Roma che dovrebbe attirare turisti e cicloamotori resta prigioniero della burocrazia e del degrado. Era l’estate del 2008 quando Provincia, Regione e Comune lanciavano il “Festival Intercontinentale della Letteratura e delle Arti”. Per la manifestazione furono installati nelle vicinanze di Castel Sant’Angelo ventisei pannelli di testi in rima. Oggi la poesia ha lasciato il posto a un più prosaico degrado che stona ancora maggiormente accanto al nuovo bitume della ciclabile.
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