9 Maggio 2020 - 20:54 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Primo weekend di fase 2, così nei nostri parchi vengono ignorate le norme

Villa Borghese
Villa Borghese

Nessun paragone con gli assembramenti selvaggi dei Navigli di Milano, ma anche nei parchi più importanti di Roma le misure restrittive non sono state rispettate. Questo è il resoconto di quello che è avvenuto oggi, sabato 9 maggio, in due tra le aree verdi più grandi della Capitale. Quali? Villa Ada e Villa Borghese.

VILLA ADA
Feste per bambini. Comitive riunite. Partite di calcio tra ragazzi. Assembramenti. Si potrebbe riassumere così il primo sabato della fase 2 in uno dei polmoni verdi per eccellenza dei nostri territori. E la giornata di oggi, nonostante il cielo terso e i 26 gradi di temperatura, ha il sapore della sconfitta.

Villa Ada, il primo weekend della fase 2

Sono le ore 16:32, l’ora di punta. All’ingresso del parco, a pochi passi dal laghetto, è la Polizia di Roma Capitale a controllare che le misure restrittive vengano rispettate. “Mettete la mascherina, ricordatevi di rimanere a distanza di sicurezza, non vi accalcate”, recitano a memoria gli agenti.

Ore 17:02. Una signora racconta a RomaH24: “Ho chiesto agli agenti, per favore, di andare a controllare dentro la villa, perché ognuno stava facendo come come voleva. La risposta è stata che non potevano controllare ogni centimetro del parco contemporaneamente”.

La volante parte. I controlli iniziano. Ma le zone da coprire sono troppo grandi. Il risultato? Tutti cambiano percorso appena vedono la pattuglia, sperando di evitare domande e appena l’auto della Polizia Locale si allontana ricominciano a fare tutto ciò che non dovrebbero fare.

Questa la situazione a Villa Ada oggi pomeriggio

Ore 17:35. C’è un clima di festa. Il verde di Villa Ada è mancato a tutti i cittadini. Ma l’entusiasmo spesso si unisce alla confusione: “Agente, posso giocare con il pallone?” “Agente, posso sedermi con la mia famiglia a mangiare un panino sul prato?”. E ancora: “Agente, posso far dondolare mia figlia sull’altalena?”. “No, non potete. Cercate di capire il momento, dobbiamo stare attenti altrimenti i parchi verranno richiusi a breve. Questa è una prova, non lo capite?” Rispondono le forze dell’ordine.

 

VILLA BORGHESE
Sempre oggi pomeriggio, a Villa Borghese succede di tutto o quasi. Bambini che giocano a calcio abbracciandosi dopo un gol, gruppi di ragazzi accalcati. E ancora, vecchi amici di tutte le età che s’incontrano e si parlano senza mascherina e senza rispettare la distanza di sicurezza.

Villa Borghese, dove ci sono i prati gli assembramenti la fanno da padroni

La situazione più clamorosa a piazza di Siena. Qui, alle ore 18.04, le misure restrittive è come se non esistessero. Sui prati che circondano il Galoppatoio si accalcano centinaia di ragazzi in gruppi che arrivano anche a otto persone.

“Riuscire a controllare tutti gli angoli di Villa Borghese è impossibile – dice Marco Buccinnà, residente in via Panama –. Se ci sono tutti questi assembramenti la colpa è della gente più che delle forze dell’ordine. Molti tra coloro che sono venuti qui oggi non hanno capito la complessità di questo momento storico”.

Piazza delle Canestre. Viale dell’Orologio. La terrazza del Pincio. Le forze dell’ordine impiegate – Polizia, Polizia Municipale e Guardia di Finanza – riescono a mantenere l’ordine in queste zone. Ma dove ci sono i prati gli assembramenti la fanno da padroni.

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