La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sull’aumento record dei prezzi di carburante, gas ed energia elettrica, a cui si sta assistendo ormai da giorni.  Al momento il procedimento è a carico di ignoti, le indagini mirano a “verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”.

Un tema su cui nei giorni scorsi era intervenuto anche il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: “Siamo in presenza di una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato, che continuo ironicamente a menzionare e che è fatta a spese delle imprese e dei cittadini. Il mercato specula ed è il motivo per cui ci troviamo la benzina a 2,20 euro” aveva detto.

Sull’aumento aveva presentato un esposto anche il Codacons a 104 Procure e all’Autorità garante della concorrenza. Il tema è da giorni sotto osservazione da parte del governo: il premier Mario Draghi starebbe pensando a un decreto urgente, che potrebbe essere approvato già nelle prossime ore. Il prezzo del carburante, intanto, potrebbe essere monitorato dalla struttura “Monopoli e Dogane”, alla quale, riferisce Il Messaggero, sono collegate 20 mila pompe di benzina.