14 Gennaio 2020 - 18:29 . Flaminio . Cronaca
Pietre d’inciampo al Flaminio, Del Bello: “Un’iniziativa rivolta ai giovani”
“È l’undicesima edizione del progetto. Undici anni, in cui i sampietrini sono divenuti tracce simboliche, placche in ottone poste nel luogo di nascita o lavoro dei deportati, persone che non hanno avuto sepoltura di alcun genere e che così potranno essere ricordate. L’iniziativa si rivolge principalmente ai giovani a cui passiamo il testimone”.
Così Francesca Del Bello, presidente del II Municipio, ha commentato la cerimonia per la posa delle pietre d’inciampo avvenuta oggi, martedì 14 gennaio, al Flaminio. Una di queste è stata dedicata a Renato Villoresi, giustiziato nel 1944 alle Fosse Ardeatine dopo essere divenuto un protagonista della Resistenza, davanti al civico 5 di via Emanuele Gianturco.
Le altre quattro, invece, in via Flaminia: due al numero 16 in memoria di Elena Camerino e Riccardo Guido Luzzatto, e altrettante al civico 395, dove abitavano Edoardo Ricchetti e Adele Elvira Sacerdoti.