10 Settembre 2022 - 11:22 . Piazzale Flaminio . Cronaca

Piazzale Flaminio, aggredita una macchinista del Cotral. I sindacati: “Fatto gravissimo e intollerabile”

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Una macchinista del Cotral è stata picchiata nella serata del 9 settembre a piazzale Flaminio. La denuncia è del sindacato Faisa Cisal. La donna stava conducendo un treno in manovra, lungo la tratta Roma Viterbo, a intervenire in sua difesa è stato il capotreno. La macchinista è stata trasportata in ambulanza all’ospedale.

Faisa Cisal non fornisce ulteriore particolari sull’aggressione. “Se non ci fosse stato il capotreno sarebbe finita decisamente peggio — spiega il segretario Luciano Colacchi —. Quanto successo è nient’altro che il frutto dell’odio che Cotral sta scatenando contro i lavoratori per coprire i propri grossolani errori. Lavoratori che stanno solo subendo la riorganizzazione pittoresca, unilaterale e presuntuosa attuata dal management di Cotral”.

Il riferimento è all’entrata in vigore dei nuovi orari di lavoro, con un aumento di circa 50 minuti di guida, sulle linee Roma-Viterbo e Roma-Lido, passate in gestione da Atac a Cotral lo scorso luglio. “Non tolleriamo più questo modo di fare dell’azienda che decide senza alcun confronto, a dispetto delle regole, a ogni costo, producendo solo danno ai lavoratori, ai cittadini e all’utenza. Alla collega aggredita va la nostra piena solidarietà e vicinanza, siamo a sua disposizione. Alle istituzioni, invece, ci rivolgiamo per chiedergli di fermare questo scempio che Cotral Spa sta mettendo in atto da giorni. Che si ripristini il rispetto del regolamento ferroviario”.

Il giorno dopo, Cotral lancia un comunicato: “Non risulta alcuna aggressione fisica ai danni di una macchinista della linea Roma-Viterbo, ma un tentativo di entrare nella cabina di guida da parte di un utente che peraltro è fallito. A quanto risulta dalle relazioni di servizio la dipendente ha richiesto l’intervento del 118 che l’ha visitata sul posto senza riscontrare la necessità di trasportarla in ospedale. A prescindere dai fatti, l’azienda ovviamente condanna qualsiasi forma di violenza, anche solo verbale nei confronti del proprio personale. Al tempo stesso corre l’obbligo di condannare tutti i tentativi di strumentalizzazione e tutte le proteste al di fuori delle regole che contribuiscono ad alzare i livelli di tensione, impedendo il regolare svolgimento del servizio. L’auspicio è che la legittima rappresentazione delle istanze dei lavoratori rientri all’interno della corretta dialettica sindacale”.