31 Marzo 2021 - 7:40 . Pinciano . Cronaca
Piazza Verdi, oggi il banchetto del Comitato per chiedere un incontro al Comune
Si terrà oggi, 31 marzo, alle ore 17, un banchetto firme per sostenere la petizione con cui il “Comitato piazza Verdi” chiede al Comune di Roma di tenere un incontro con i residenti per discutere dei lavori in corso in questi giorni sul palazzo dell’ex Zecca di Stato.
Il testo della petizione scritta dal Comitato è: “I sottoscritti cittadini del Comune di Roma richiedono, con questa petizione popolare, di bloccare immediatamente i lavori di riqualificazione dell’ex Palazzo del Poligrafico dello Stato, accertarne la progettualità e l’impatto urbanistico sul quartiere e verificare con il dipartimento della Mobilità, l’Agenzia Roma servizi per la Mobilità e Atac, l’effetto della locazione a lungo termine sui quartieri Parioli-Pinciano-Trieste sia in termini di mobilità che di posti auto”.
Come ha spiegato Gaetano Piepoli, rappresentante del Comitato, a RomaH24, “tra i cittadini che abitano in questo quadrante sta crescendo la preoccupazione per la situazione che si sta creando”.
“Attraverso l’utilizzo del programma Google Earth, abbiamo potuto vedere il confronto tra come era il palazzo una decina di anni fa e lo stato attuale, anche in considerazione dei rendering pubblicati da Cassa depositi e prestiti, proprietaria dell’immobile, e l’impatto visivo è impressionante”, ha spiegato Piepoli.
“Nonostante abbiano detto che la struttura sopraelevata che stanno costruendo sul palazzo sia di cristallo, si vede benissimo come gli impianti siano anche composti da parti in acciaio e cemento armato“, ha detto il rappresentante del Comitato.
“Ci chiediamo come le autorità competenti abbiano potuto autorizzare un intervento simile su un edificio sottoposto a vincolo, anche perché la Soprintendenza, a quanto ci risulta, ha consentito solamente gli interventi strutturali e di consolidamento”, ha concluso Piepoli.
La petizione del Comitato piazza Verdi arriva dopo il botta e risposta sui lavori in corso al palazzo dell’ex Zecca di Stato tra l’assessore capitolino all’Urbanistica Luca Montuori e il Comitato stesso.
In una lettera inviata al Corriere della Sera, Montuori ha definito la ripresa dei lavori sul palazzo come “un risultato importante per la città”, parlando di un’attività di “dialogo tra istituzioni e aziende internazionali, di politiche portate avanti nell’interesse generale”.
Montuori ha aggiunto che per anni l’ex Zecca “è stata un’assenza, un fantasma nel corpo della città, uno dei tanti. Certamente si può dialogare ancora, si possono trovare soluzioni per mitigare gli impatti in un’area che per fortuna è ricca di servizi […]. Sono queste le sfide nelle città del mondo, i temi per cui vale la pena lavorare e impegnarsi guardando al futuro“.
“Progetti come questo, approvati o da approvare a breve, evidenziano una specificità di Roma su cui quotidianamente si concentra, oggi come ieri, il lavoro mio e della mia squadra per la città – ha concluso Montuori nella lettera -. Sono questi gli obiettivi che vogliamo portare avanti con determinazione”.
Alle parole dell’assessore di Roma Capitale è arrivata la reazione del Comitato Piazza Verdi, che come abbiamo raccontato in questo articolo vede invece con grande preoccupazione lo sviluppo del progetto sull’ex Poligrafo.
Replica, quella del Comitato, affidata sempre al Corriere della Sera e che inizia così: “La difesa d’ufficio dell’assessore Luca Montuori sui lavori di ristrutturazione dell’ex Zecca di piazza Verdi lascia veramente perplessi. Non solo perché giunge quando i lavori del cantiere e le sopraelevazioni sul tetto di un palazzo storico, un gioiello dello stile Liberty, per giunta vincolato, stanno raggiungendo il massimo della invasività sulla zona e un’ evidenza sotto gli occhi di tutti. Ma anche perché, dopo anni di lavori, nonostante le numerose richieste, i residenti non hanno mai visto da parte di Montuori e della sua squadra, perfino del Municipio, un cenno di vicinanza, di attenzione alle problematiche che il più grosso cantiere aperto su Roma stanno portando nel quadrante Pinciano”.
Nella lettera, il “Comitato Piazza Verdi” denuncia la mancanza di un dialogo tra l’amministrazione cittadina e i residenti di quel quadrante: “Ci chiediamo perché su Piazza Verdi i residenti non siano mai stati informati e non abbiano avuto parte attiva nel definire e concertare il futuro della zona così come è avvenuto ad esempio per il quadrante del Flaminio e delle caserme di via Guido Reni di fronte al Maxxi”.
Il Comitato conclude così la lettera aperta: “Confidiamo nell’attenzione che sembra arrivare ora dal Municipio, che ha convocato una Commissione urbanistica sul tema cercando finalmente di confrontare i committenti dei lavori con i cittadini”.