30 Marzo 2020 - 19:39 . Parioli . Cronaca

Parioli, parla una veterinaria: “Covid-19 e animali domestici, vi spiego tutto”

La dottoressa Farabolini
La dottoressa Farabolini

In questi giorni di incertezza e di misure straordinarie per diminuire la diffusione del Covid-19, sono molte le abitudini che stanno cambiando. In tanti ad esempio, s’interrogano sulle regole di convivenza da adottare nei confronti degli animali domestici.

A questo e altri quesiti risponde la dottoressa Manuela Farabolini, medico della Clinica Veterinaria Parioli di via Archimede 22.

Dottoressa Farabolini, che idea si è fatta del caso del cane positivo al Coronavirus ad Hong Kong?
“È un caso che va ridimensionato. Ho analizzato a fondo la storia del cane ad Hong Kong. Viveva in casa con un malato di Covid-19 e, se avessero analizzato la coperta, probabilmente sarebbe risultata positiva al Coronavirus. Non dico che sia una bufala, ma quel cane era totalmente asintomatico”.

Tra i proprietari degli animali domestici c’è la paura che il virus possa trasmettersi tra uomini e animali? È un timore verosimile?
“Nel caso del Covid-19 sembra abbastanza certo, dal punto di vista scientifico, che sia derivato da un pipistrello. Ma questo non vuol dire che i cani rappresentino un pericolo per l’uomo. Devo constatare comunque la serietà e la competenza delle persone che portano da noi i loro animali domestici. È ovvio, qualcuno me l’ha chiesto e la risposta poteva essere una e una sola: no, non c’è rischio di trasmissione tra uomini e animali domestici”.

Ci sono delle accortezze igieniche particolari da attuare in questo periodo di Coronavirus?
Spesso con i nostri animali abbiamo dei rapporti più intimi che con le persone. Cerchiamo di non esagerare. Non ha senso baciare sulla bocca un cane, ad esempio, perché è nella natura dell’animale leccare tutto e pulirsi le parti intime. Non baciarlo non significa non volergli bene ma essere accorti. Altro punto importante: va bene accarezzare il cane ma poi laviamoci spesso le mani, visto che lecca qualsiasi cosa in giro. Infine, una volta messa la mano in bocca all’animale domestico laviamoci subito le mani”.

In che modo le misure attuate dal Governo hanno inciso sulla vostra clinica? Avete orari ridotti?
“C’è sicuramente meno richiesta. La gente tende a stare a casa. Stiamo rispettando le distanze di sicurezza. Quando arriva un padrone con un cane io mi prendo il cane e lo visito da sola in studio. Abbiamo diminuito gli orari di lavoro, anche per ridurre l’esposizione alla clientela e proteggere noi medici e addetti ai lavori. Di solito operiamo dalle 9 alle 19:30, ma è capitato di chiudere alle 18”.

Qualora ci fossero emergenze, chi ci suggerisce di contattare?
“Per le emergenze fuori dal nostro orario consiglio di contattare le cliniche aperte 24 ore su 24 (la più vicina si trova in viale Etiopia 16, ndr), potranno fornirvi tutti gli aiuti necessari”.

Dunque qual è il vero problema da affrontare?
“La cattiva informazione. In questi giorni sui social stanno impazzando teorie assurde non dategli retta. Se avete dubbi contattate i centri specializzati. Ricordiamoci che qui si sta parlando di trasmissione tra uomini e animali di compagnia ed è una sciocchezza. La cattiva informazione può portare anche a scelte folli, ripeto, le cliniche veterinarie devono essere i vostri referenti”.

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