26 Marzo 2021 - 12:45 . FuoriQuartiere . Cronaca
Occupazione Cinema Palazzo, assolto l’assessore Fabiano: “Una vittoria della città”
Sono stati assolti tutti i 12 imputati per per l’occupazione della sede dell’ex cinema Palazzo nel quartiere di San Lorenzo avvenuta nell’aprile 2011. Il giudice monocratico ha infatti stabilito che gli imputati “non hanno commesso il fatto”.
Lo scorso 15 gennaio la procura aveva chiesto una condanna a sei mesi per tutti gli imputati per occupazione arbitraria di edificio altrui. Nell’aprile 2011 venne organizzata una protesta contro la destinazione della struttura da parte degli affittuari (la società Camene Spa) a sala giochi-casinò.
Gli imputati erano accusati di avere “in concorso tra di loro, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso – si legge nel capo d’imputazione – arbitrariamente invaso al fine di occuparlo lo stabile sito in Roma in piazza dei Sanniti”.
Tra loro, anche l’assessore all’Ambiente del II Municipio Rino Fabiano, che ha commentato la sentenza a RomaH24.
“Nutro grande soddisfazione per questa sentenza arrivata dopo 10 anni da quando è stato istruito questo processo“, ha detto Fabiano.
“Quella del Cinema Palazzo è stata una battaglia che fu combattuta dal II Municipio, allora guidato dal presidente Marcucci e di cui all’epoca ero consigliere, in cui ci distinguemmo per l’indisponibilità a trasformare un centro culturale, un cinema-teatro, in un casinò con 50 slot machine all’interno. Un progetto incompatibile con il tessuto commerciale del tempo e che sarebbe tutt’ora una violenza enorme al quartiere di San Lorenzo e alla sua storia”, ha continuato l’assessore.
Una sentenza che, si augura Fabiano, possa spingere l’amministrazione comunale a intervenire sulla questione ancora irrisolta del Cinema Palazzo: “Sono passati quattro sindaci da quell’evento, e nessuno di loro ha mai assunto una posizione chiara e concreta sulla destinazione di quel luogo, che personalmente continuo ad auspicare possa essere pubblica e culturale”.
“Questa è una vittoria di Roma, che afferma l’indisponibilità di questa città a inondare il proprio tessuto urbano di spazi meramente ricettivi. L’orizzonte a cui bisogna puntare è quello per cui un cinema o un teatro non si trasformino in un supermercato, in un bingo o in un casinò”, ha aggiunto Fabiano.
“Tutto questo, però – ha concluso l’assessore – dipende dalla volontà delle amministrazioni che hanno la disponibilità economica per farlo, quindi il Comune. I municipi segnalano i problemi, li affrontano, ma da soli non li possono risolvere“.
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