7 Maggio 2021 - 0:11 . Flaminio-Parioli . Viabilità
Nuova segnaletica per “asfaltacchia”, la ciclabile del Tevere. Il video della prova su strada
Prosegue, tra le polemiche, il cantiere sulla pista ciclabile che corre lungo il Tevere, nel tratto compreso tra ponte Risorgimento e ponte Marconi. La ditta incaricata dal Comune ha iniziato a dipingere la segnaletica orizzontale e ad addolcire lo scalino che si è creato tra il nuovo asfalto e la pavimentazione in sampietrini.
Sui social, intanto, è stata già soprannominata “asfaltacchia” rinverdendo i poco nobili fasti del famigerato albero di Natale “Spelacchio”.
I lavori per il rinnovamento della ciclovia sono diventati il centro di un’accesa polemica tra l’attuale amministrazione comunale, le opposizioni (centrosinistra e centrodestra uniti) e le associazioni di quartiere. La gettata d’asfalto, la cui foto ha fatto il giro di giornali, tv e social, ha lasciato a occhi sgranati molti romani.
“Agenda Tevere Onlus” ha pubblicato un post nel quale esprime tutto il suo disappunto e la sua indignazione in merito: “Avrebbe dovuto essere un progetto paesaggistico con una visione integrata, un progetto capace di tenere insieme il contesto storico monumentale con quello ambientale e con le esigenze funzionali in una visione condivisa. Noi società civile offriamo la nostra collaborazione alle amministrazioni ed è inaccettabile che proprio le amministrazioni, che dovrebbero ascoltarci e rappresentarci, ci ignorano e agiscono con le stesse modalità che abbiamo subito per anni”.
“Non è dato di sapere, augurandoci che non avvenga, se il catrame con cui sono state ricoperte le banchine del Tevere, alla prima piena, finirà sulle spiagge di Ostia”. A scriverlo è Lavinia Mennuni, consigliera comunale di Fratelli d’Italia. “Sappiamo che la colata di cemento con cui l’amministrazione Raggi ha pensato bene di sommergere l’argine del Tevere – continua – , costituisce un serio danneggiamento e deturpamento del patrimonio urbanistico ed ambientale della capitale d’Italia. L’asfalto colato sui sampietrini oltretutto rischia di rendere meno stabile e più vulnerabile la pista ciclabile stessa. Ho richiesto una immediata riunione della commissione mobilità di Roma Capitale per fermare questa ennesima sciocchezza pentastellata”.
Anche Matteo Salvini, leader della Lega e ormai all’interno del dibattito per la campagna elettorale su Roma, venerdì 30 aprile ha postato alcune foto dell’asfalto “incriminato”, commentando così: “Ennesimo oltraggio della Raggi ai romani, stavolta lungo il Tevere. Ma si può?”.
Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente, ha ribattuto: “In questo periodo i peggiori sciacalli della politica, privi di idee e di candidati, sono arrivati ad accusarci di aver “creato” una ciclabile sul Tevere, che secondo loro sarebbe un “oltraggio” ai romani. A parte l’arretratezza che dimostrano sui temi della sostenibilità, fanno anche vedere che di Roma (che vorrebbero governare) non sanno proprio un bel niente. E già, perché di nuove ciclabili ne abbiamo fatte tante, ma non quella: la Tevere è opera di Veltroni. Piuttosto, la novità portata da Virginia Raggi è stata far pattugliare le banchine da un corpo di polizia locale in bicicletta.
Quello che noi stiamo facendo oggi è rinnovare la pavimentazione e la segnaletica della ciclabile Tevere, ideata e creata da altri. Si chiama manutenzione, un termine sconosciuto per i partiti che, per anni, hanno lasciato scivolare nel degrado la nostra Capitale”.
La riqualificazione interessa un tratto di cinque chilometri, il costo del cantiere è di un milione di euro.