L’hanno bloccato in un parcheggio, minacciato con un coltello e rapinato. Non contenti, hanno abusato sessualmente di lui, l’hanno costretto a salire in macchina e a portarli a casa sua, dove hanno violentato anche la madre.

Un orrore senza fine, ancora più sconvolgente perché perpetuato da ragazzi di 18 e 17 anni, che hanno fatto vivere una notte di inferno a un loro coetaneo. I fatti accadono intorno alle 3.3o di domenica 20 marzo. È ancora buio quando la vittima viene aggredita in un parcheggio in zona Centocelle, dove sta risalendo sulla sua microcar per tornare a casa. Qui viene sorpreso dai due coetanei, che lo minacciano con un coltello. Lo rapinano e poi lo stuprano. E ancora: lo costringono a salire in auto con loro e si fanno portare a casa sua. Una volta entrati, puntano un coltello alla gola della madre del ragazzo e la stuprano. Poi fuggono a bordo della microcar del ragazzo.

Madre e figlio, sotto choc, chiamano la polizia. I due vengono bloccati in zona San Giovanni dagli agenti, grazie anche alla geolocalizzazione attiva sul cellulare rubato della vittima.