30 Aprile 2020 - 19:20 . FuoriQuartiere . Cronaca
Massimo Zapata, traslocatore: “Il Covid-19 ha distrutto il mio settore”
“Il Covid-19 ha distrutto il mio settore. Durante l’emergenza ho effettuato solo un trasloco”. Massimo Zapata, 62 anni, si dice stupito quando un cliente lo chiama. “Ormai non ci sono più abituato, tecnicamente avremmo potuto lavorare durante l’emergenza, ma la paura della gente era incontenibile”.
E dire che la sua ditta, la Massimo Zapata appunto, vanta un’esperienza trentennale nel settore dei trasporti, dei traslochi e delle spedizioni nazionali internazionali: “Siamo in grado di provvedere a diverse tipologie di movimentazione, compresa quella di opere d’arte e oggetti d’antiquariato – commenta – Offriamo la possibilità di stoccare ogni genere di oggetto all’interno dei nostri magazzini sottoposti a continua videosorveglianza”.
Durante la pandemia il lavoro del traslocatore è completamente cambiato, non solo dal punto di vista della sicurezza: “Utilizziamo i dispositivi medico-sanitari previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità, dalle mascherine ai guanti monouso – continua – Si può traslocare solo per necessità comprovata, se state vendendo casa e il notaio firma il passaggio di proprietà, chi subentra può richiedere il nostro intervento. Lo stesso vale per gli sfratti”.
La luce in fondo al tunnel potrebbe essere vicina, vista la prossima riapertura graduale del 4 maggio. Ma le paure di Zapata non si placano: “Mi auguro di poter tornare a lavorare ai ritmi a cui ero abituato prima del Coronavirus – chiosa – Temo però un pesante abbassamento dei prezzi. I trasportatori italiani dovrebbero incontrarsi e decidere comunemente una strategia per ripartire, altrimenti si andrà incontro a ulteriori difficoltà”.