1 Maggio 2020 - 14:49 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Mascherine a 50 centesimi, queste le paure dei farmacisti di Roma Nord

“Le mascherine chirurgiche a 50 centesimi? Chi ha preso questa decisione ha voluto far passare il messaggio che noi farmacisti siamo speculatori”. Così, Angela Grilli, titolare della farmacia Belle Arti di via Flaminia, commenta la decisione del governo di calmierare il prezzo degli indumenti.

Come spiegato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nella conferenza di domenica 26 aprile, il prezzo delle chirurgiche dovrà essere obbligatoriamente di 50 centesimi più Iva in tutte le farmacie. E la reazione degli addetti ai lavori non si fa attendere: “Qui alla farmacia Belle Arti paghiamo le chirurgiche 1.10 euro – spiega Grilli a Roma H24 –. Rivenderle a meno della metà sarebbe un suicidio. Se il governo non ci sostiene in questa operazione, andrà a finire che non tratteremo più le chirurgiche, è inevitabile”.

I farmacisti hanno vissuti questi mesi di emergenza in prima linea. “La gente si è sfogata su di noi, ci hanno chiamato sciacalli! – sbotta Grilli – Forse non ci si rende conto che durante la pandemia abbiamo lavorato dodici ore al giorno, offrendo aiuti e sostegni di ogni tipo ai cittadini. E non parliamo dei soldi spesi in anticipo per fornire le mascherine a tutti. Soldi che, senza aiuti del governo, probabilmente non rivedremo mai”.

Alla Farmacia Nova Salus di corso Trieste invece, qualche disposizione sembra essere arrivata: “Il governo ci ha comunicato che il prezzo ufficiale delle chirurgiche sarà fissato a 0.61 centesimi di euro (0.50 più Iva, ndr) – spiega il titolare Giorgio Gaudio a RomaH24 –. Ci hanno anche detto che presto riceveremo i rimborsi sui presìdi già acquistati. Da una parte sono contento. Tutti, anche i meno abbienti potranno acquistare le mascherine a prezzi bassi, dall’altra mi auguro che le istituzioni mantengano le promesse”.

Gaudio sottolinea quindi l’importanza dei rimborsi: “Io pago le chirurgiche 1.20 euro l’una. Venderle a 0.50 centesimi rappresenterebbe una perdita pesante – dice –. Ripeto, se questi rimborsi non si concretizzassero per noi si creerebbero difficoltà”.

Rabbia. Frustrazione. Ma anche tanta stanchezza accumulata. Tuttavia, on tutti gli addetti ai lavori se la sentono di polemizzare: “Calmierare il prezzo delle chirurgiche ha senso, anzi, io sarei disposto anche a venderle gratuitamente – spiega il dottor Fabrizio Vita della farmacia in via di Villa San Filippo -. Il governo però deve aiutarci, deve metterci in condizione di non andare in perdita”.