“Milioni euro nel buco nero dello sport a Roma” è il titolo del servizio (qui il link) mandato in onda nella serata del 6 aprile a Le Iene, popolare trasmissione di Italia 1. Il giornalista Filippo Roma e la sua troupe hanno raccontato le criticità delle strutture sportive della Capitale, tra cui il Palazzetto dello Sport e lo stadio Flaminio.

I lavori per la ristrutturazione del palazzetto di viale Tiziano sono iniziati nell’estate 2021 e, secondo la tabella di marcia, dovrebbero concludersi entro fine aprile 2022. Tuttavia, come hanno evidenziato le immagini trasmesse, l’obiettivo appare ancora lontano. 

Filippo Roma ha intervistato l’attuale assessore allo Sport del Comune, Alessandro Onorato, che ha dichiarato: “L’appalto della giunta Raggi, di tre milioni di euro, non comprende una serie di lavori fondamentali, come la sostituzione dei vetri rotti, la sostituzione dei seggiolini mancanti o rotti, illuminazione esterna, videosorveglianza e interventi contro la muffa che si è formata nella cupola”. La iena ha poi svolto un sopralluogo allo stadio Flaminio, oggi in pietose condizioni di abbandono e degrado.

“L’assessore allo Sport Onorato — replicano Linda Meleo e Antonio De Santis, rispettivamente capigruppo in Campidoglio dei Cinquestelle e della lista civica Raggi Ecologia e Innovazione —, invece di perdere tempo a rilasciare interviste alle Iene in cui lancia provocazioni a titolo gratuito verso la passata amministrazione Raggi, dovrebbe occuparsi di fare bene il suo lavoro. Cosa che evidentemente non è in grado di fare al momento, se passa buona parte della sua giornata a inveire tramite il mezzo televisivo invece di rimboccarsi le maniche e darsi da fare visto che adesso al governo di Roma ci sono loro. Già, perché è questa la vera notizia: Raggi non è più da qualche mese la sindaca della Capitale, ora c’è il sindaco Gualtieri e c’è soprattutto il suo assessore allo Sport preposto a risolvere certe questioni. Per il PalaTiziano, lo scorso mese di agosto 2021 la giunta Raggi aveva stanziato 3 milioni di euro e avviato il cantiere per la riqualificazione dell’impianto: se adesso il processo di riqualificazione è fermo e non si conoscono i tempi di chiusura del cantiere la responsabilità è evidentemente tutta dell’attuale amministrazione Gualtieri. Insomma, noi abbiamo dato il la al progetto: a chiudere i lavori, se lo mettano bene in testa, debbono pensarci loro. Ci teniamo a sottolineare come i lavori vadano anche seguiti da parte dell’assessorato competente, per vedere se sono in linea con il cronoprogramma o meno: non è che ci si presenta sul cantiere a 10 giorni dalla chiusura sperando che sia andato tutto bene”.