13 Settembre 2019 - 11:12 . Flaminio . Cronaca
Il Borghetto Flaminio è abbandonato a se stesso. Così una onlus vuole salvarlo
Una battaglia intrapresa nel 2017 e culminata in un esposto presentato direttamente alla Corte dei Conti. Il Centro di Iniziativa per Legalità Democratica (CILD onlus) – associazione culturale di promozione e utilità sociale – chiede chiarezza sul futuro del Borghetto Flaminio, area che si trova tra la via Flaminia e le pendici di Villa Strohl Fern.
Il borghetto, si legge sul sito del Comune di Roma, “presenta una particolare rilevanza dal punto di vista storico e ambientale. Ciononostante l’area, che è di proprietà di Roma Capitale, presenta ancora oggi un elevato degrado: occupazioni abusive, attività improprie, manufatti abbandonati e fatiscenti”.
Alla luce di ciò, è stato predisposto uno “Schema di Assetto“, come lo definisce il Campidoglio stesso, per riqualificare il Borghetto Flaminio. Tuttavia – denuncia appunto il presidente del CILD, Savero Galeota – la zona è rimasta abbandonata a sé stessa.
Ma il degrado – si legge nell’esposto – non è l’unico problema che affigge l’area. Galeota richiede spiegazioni anche sul mercatino che si svolge la domenica nel Borghetto Flaminio, in quanto “non è stato possibile conoscere a che titolo venga utilizzata l’area da soggetti privati per attività economiche e, più in particolare, quale sia la quota dei ricavi dalla gestione del mercato versata al Comune di Roma come legittimo proprietario dell’area”. Un chiarimento che non è arrivato – spiega ancora Galeota – nemmeno dopo l’incontro dello scorso 5 maggio con la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello.
E ora, dopo due anni, l’associazione chiede l’aiuto della Corte dei Conti, per restituire al Flaminio un angolo prezioso, seppur quasi dimenticato.