5 Maggio 2020 - 16:09 . Parioli . Cronaca
I “monopattinari” di Roma Nord: “Ciclabili transitorie divengano permanenti”
“Non è solo una scelta. È una necessità. Sono convinto che la mobilità sostenibile arricchisca il valore di una città”. Claudio Iacomelli, 52 anni, residente in via Panama, commenta così il progetto Roma Servizi per la Mobilità. Di che si tratta? Di una rete di piste di ciclabili studiate appositamente per la fase 2. “I miei amici ormai mi chiamano il monopattinaro – racconta a RomaH24 –. Ormai giro solo con il mio Segway Ninebot ES2, mi consente di andare ovunque”.
Il piano del Campidoglio prevede la creazione di 150 chilometri di ciclabili transitorie che consentirebbero di limitare il traffico ora che il lockdown è stato allentato. “Sono strafavorevole ma mi chiedo, perché non portare avanti un progetto a lungo termine che possa migliorare questa città? – dice Iacomelli – Il nostro territorio diventerebbe più vivibile, più pulito e ambientalmente compatibile sia per chi ci vive che per chi lo frequenta di tanto in tanto”.
Iacomelli utilizza il monopattino per raggiungere il suo ufficio in via Allegri, e prima dell’avvento delle misure restrittive da Covid-19, non disdegnava tratti più lunghi: “Voglio sottolineare che le batterie dei monopattini, in media, hanno un’autonomia di 30 chilometri, quindi si può andare ovunque e io non vedo l’ora di ricominciare ad andarci in giro. Partire da casa mia e arrivare in centro in monopattino dà sensazioni uniche”.
A Roma Nord è ormai una realtà a tutti gli effetti. A confermarlo è Bruno Muscolo, 29 anni, residente a piazza Vescovio: “Mi sono innamorato di questo mezzo qualche anno fa a una fiera a Verona – racconta -. Il mio monopattino è uno Xiaomi m365 pro. Lo utilizzo solo nel quartiere ma ha un’autonomia di 45 km, quindi può arrivare dappertutto”.
E ancora: “È chiaro, più piste verranno costruite per ridurre le salite e più questi mezzi green verranno utilizzati dai cittadini – conclude Muscolo –. Sono favorevole alle ciclabili d’emergenza ma spero che sia solo l’inizio. Da transitorie auspico che si trasformino in permanenti”.
LEGGI l’analisi di Luigi Carletti