19 Aprile 2021 - 7:30 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Grab a Villa Ada, dopo la commissione restano i dubbi: “Si preveda un percorso esterno”
Si è tenuta il 16 aprile una commissione capitolina congiunta Ambiente-Mobilità sul progetto del Grab, il grande raccordo anulare delle bici di cui da anni si discute a Roma e che per un tratto è previsto che attraversi Villa Ada.
All’incontro, avvenuto in streaming, era presente Roma servizi per la mobilità che cura il progetto, il dipartimento tutela ambientale, Enrico Stefàno e Daniele Diaco presidenti rispettivamente della commissione Mobilità e di quella Ambiente, diverse associazioni del territorio che si oppongono al passaggio del Grab (tra le quali “Gli amici di Villa Ada”) e il presidente della commissione Ambiente del II Municipio, Andrea Rollin.
Come riferisce lo stesso Rollin, sono diversi i punti emersi dalla relazione dei tecnici del Comune e dalla discussione successiva. “Nelle ore di chiusura della villa – riferisce l’esponente del Pd – gli utenti della ciclovia utilizzeranno un percorso esterno, in parte già esistente, discorso valido anche per chi si muove con la bici elettrica, essendo vietato il passaggio dei mezzi a motore. Il materiale utilizzato per il percorso sarà quello già esistente nella villa, anche se non è chiaro se sarà necessario scavare, con i disagi che ciò comporta”.
Durante la commissione, Roma servizi per la mobilità ha garantito che la sezione del percorso non verrà ingrandita “anche se il dipartimento tutela ambientale ha informato che con l’occasione del Grab verrà effettuata una riqualificazione dei sentieri, spero in modo conservativo”. I cittadini che hanno preso parte alla discussione chiedono, inoltre, che venga tenuta distinta l’entrata tra pedoni e ciclisti e a tal fine hanno proposto di aprire il cancello che immette alla villa da via di Ponte Salario, ad oggi chiuso. Forte preoccupazione, da parte delle associazioni, era stata manifestata anche per l’eventualità del passaggio della ciclovia nell’area cani di parco Rabin, opzione apparentemente scongiurata dai tecnici.
“Ancora però non vi sono state adeguate risposte – continua Rollin – in merito ai flussi che potrebbero esserci all’interno del parco con la presenza del Grab. Tema centrale per garantire la conservazione del paesaggio e della flora presente nel parco. Ovviamente il progetto deve ancora avere l’approvazione di tutte le istituzioni interessate tramite l’indizione di una conferenza dei servizi che avverrà a progetto ultimato”.
“I presidenti delle due commissioni capitoline – conclude Rollin – si sono riservati di approfondire le questioni rimaste in sospeso in un’altra seduta di commissione congiunta. Al momento il passaggio del Grab dentro Villa Ada, a mio avviso, presenta ancora molte, troppe, criticità nonostante sia stato fatto qualche passo avanti prevedendo un secondo percorso e una seconda entrata per agevolare i flussi”.
“Gli amici di Villa Ada” dal canto loro hanno espresso scarsa soddisfazione per quanto emerso. “Resta la constatazione che il tempo reso disponibile per esporre le posizioni delle associazioni e dei comitati è stato troppo ristretto – scrivono sul loro blog ufficiale – . Molte osservazioni contengono elementi di dettaglio, con riferimenti ai documenti di pianificazione e alla normativa vigente”.
“Ribadiamo la necessità – concludono – di approfondire la valutazione d’impatto del progetto, considerando le fragilità ambientali e storico-archeologiche dell’area, di considerare percorsi alternativi, di adottare misure di controllo e distinti accessi per regolamentare i flussi, nel rispetto dei fruitori del parco, tutelando i pedoni.