21 Dicembre 2020 - 19:07 . Flaminio-Parioli . Scuola

Ghisani (Piuculture): “Così Italy School Bus aiuterà i nostri studenti stranieri”

di Daniele Petroselli

La lingua fa uguali. E è per questo che non possiamo lasciare sole le famiglie degli alunni stranieri, soprattutto in questo momento di crisi sanitaria”. A dirlo è Amalia Ghisani, presidente di Piuculture che promuove insieme al II Municipio il progetto Italy School Bus nel nostro territorio.

Un progetto che partirà a inizio 2021 “ma che vuole continuare anche fino alla prossima estate”, che nasce da lontano: “Da anni aiutiamo i bambini stranieri e in accordo con le scuole interveniamo sui casi che ci vengono segnalati – racconta la Ghisani -. Si tratta di famiglie che hanno particolare necessità o ragazzi che hanno difficoltà linguistiche. Il Municipio è da sempre molto vicino alle nostro iniziative, tanto che ha organizzato lo scorso anno un seminario con tutte le scuole del territorio sul tema dell’integrazione degli alunni immigrati. Ed è da quel momento che è nato Italy School Bus”.

Alcuni dei bambini coinvolti nel progetto Italy School Bus

La crisi sanitaria che stiamo vivendo da marzo, in aggiunta, ha drasticamente incrementato il rischio di dispersione scolastica per gli alunni più in difficoltà. Da qui l’urgenza di interventi tempestivi che cerchino di scongiurare l’ampliarsi del divario degli alunni svantaggiati: “Il nostro intervento non riguarda solo i bambini ma cerca di intervenire sulle famiglie. Le scuole hanno davvero grossi problemi, ci sono bambini che già facevano fatica e ora con la didattica a distanza ne fanno ancora di più. Le scuole del Municipio hanno quasi tutte creato un collegamento con i propri alunni, ma le famiglie straniere in difficoltà purtroppo rischiano di rimanere tagliate fuori”.

Ecco allora intervenire Piuculture, che da più di dieci anni ha attivato laboratori di didattica di italiano L2 per gli alunni di origine straniera presenti nelle scuole primarie e secondarie del II Municipio, tenuti da volontari. E il progetto Italy School Bus si inserisce pienamente in questo filone: “Noi mettiamo a disposizione non solo dei laboratori linguistici ma anche dei mediatori che aiutano le famiglie a capire e a conoscere la scuola. E insieme al Municipio ora ci sono a disposizione degli assistenti sociali anche per aiutare le famiglie. Noi prima intervenivamo solo nelle scuole e invece grazie a questo progetto ideato con il Municipio l’iniziativa è diventata al tempo stesso scolastica e sociale“.

Le famigli degli alunni immigrati non parlano italiano, non interagiscono il più delle volte con gli insegnati, quindi questi alunni rischiano di essere lasciati al loro stessi senza essere seguiti – ricorda la Ghisani -. Ma avendo a disposizione chi può tradurre al posto loro, ora queste famiglie sono finalmente coinvolte nelle attività della scuola”.

Perché la scuola, veicolo di socialità e integrazione per i più piccoli, può e deve diventare anche per i genitori uno strumento di partecipazione concreta alla vita del paese. E la Ghisani è positiva per l’anno che verrà: “Le nostre scuole hanno retto molto bene a questa crisi dovuta al Covid-19 e si sono organizzate bene, nonostante i tanti problemi. Gli insegnanti stanno facendo davvero tutto il necessario per non perdere i propri alunni con queste lezioni a distanza, a mantenere un rapporto nonostante tutto. Questi ragazzi sono traumatizzati ma la scuola è una grande macchina intellettuale e sono sicura che la scuola può fare tanto, anche in questo momento così delicato. Non lasceremo indietro nessuno“.

LEGGI l’articolo sul progetto Italy School Bus nel II Municipio