Francesca Barra e Claudio Santamaria come Beatrice e Dante. La giornalista e scrittrice che per anni ha vissuto a via Lariana, a due passi dai Parioli, è infatti la protagonista, insieme al marito e attore, del documentario “La Verona di Dante“.

Un video in cui si va alla scoperta del legame tra il poeta e la città veneta, dove ha vissuto sette anni dopo l’esilio, grazie all’amicizia con Cangrande della Scala. Ma è stato anche un modo per rappresentare ricordi e gusti personali. Santamaria e l’Inferno come “il cattivo in un film”, Barra e il Paradiso che le è valso la maturità e un 30 e lode all’università.

La Barra in questo documentario accompagna gli spettatori all’interno di un racconto per immagini a partire da un testo originale composto appositamente per l’occasione dalla scrittrice veneziana Ginevra Lamberti, vincitrice del Premio Mondello 2020 con il romanzo “Perché comincio dalla fine“. Il compito di evocare l’universo dantesco invece è affidato alla voce inconfondibile di Claudio Santamaria, che intervalla il racconto declamando brani tratti dalla Divina Commedia.

Il documentario è stato trasmesso sulla pagina Facebook dell’Altro Teatro e sui canali social di Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona, produttore esecutivo del progetto ed è ora visibile sul canale Youtube del Comune della città.

“La Verona di Dante” di cui la Barra è protagonista, così come del volume Typimedia “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1)“, rientra nel progetto “Dante a Verona 1321-2021“, le celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.

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