22 Marzo 2022 - 11:47 . Parioli . Scuola
Dalla scuola Via Boccioni, la lettera di un alunno ucraino: “La mia famiglia è a Kiev, sono molto preoccupato per loro”
Gli orrori della guerra visti con gli occhi di un ragazzino. Ucraino. Lui è un alunno dell’istituto comprensivo Via Boccioni, quartiere Parioli, è arrivato in Italia all’inizio dell’anno scolastico. A Kiev, in questo momento minacciata dall’avanzata delle milizie russe, ha lasciato tutta la sua famiglia. “Sono già stati uccisi più di cento bambini in Ucraina. Cento bambini corrispondono a cinque classi come la mia” — scrive nella seguente lettera*. Una testimonianza che non entrerà nei libri Storia, ma che resterà incisa nel marmo delle tante storie, e dei troppi drammi, che i conflitti, e le vittime, raccontano.
Buongiorno, sono un alunno di terza media. Sono arrivato qui all’inizio dell’anno scolastico e sono ucraino. Già dall’inizio dell’anno 2022 sospettavo che i russi stessero preparando qualcosa di simile alla guerra. Non ne parlavo però, non volevo sembrare strano, paranoico o qualcosa del genere. E comunque della guerra dobbiamo parlare.
La guerra sarà sempre per me un tema difficile da affrontare. Nel 2014 la Russia ha occupato la penisola ucraina di nome Crimea. Lo stesso anno ha introdotto le forze militari nelle regioni orientali dell’Ucraina. Ci sono state più di un milione e mezzo di persone sfollate che sono state costrette a lasciare le proprie case in Crimea e nel Donbas e obbligate a trasferirsi nelle altre regioni dell’Ucraina. Comunque siamo riusciti a modernizzare il nostro Paese. In questi 8 anni ci siamo avvicinati all’Europa occidentale. E adesso viviamo un’aggressione non provocata e non giustificata.
Spesso giochiamo a fare la guerra nei videogiochi. Essi la mascherano così bene che tu proprio dimentichi che stai mandando virtualmente milioni di persone a morire soltanto per avanzare di 200 metri. La guerra è sempre stata una cosa per me astratta ma, pur essendolo, ha un ruolo importante nella storia: le guerre dell’Impero Romano, Inglese, di Napoleone, la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, potrei contare all’infinito le guerre che sono accadute.
Però adesso la guerra non è nel videogioco, e neanche nelle pagine dei libri di storia. Accade proprio in questo momento. Proprio in questo momento muore qualche civile, proprio in questo momento un missile distrugge la casa di una famiglia, in un ospedale si muore e tra i feriti c’è un bambino. Sono già stati uccisi più di cento bambini in Ucraina. Cento bambini corrispondono a cinque classi come la mia.
La mia famiglia, incluso i miei cugini di 3 e 6 anni, sta quasi tutta a Kiev e hanno deciso di rimanere a casa. Sono molto preoccupato per loro.
Noi difendiamo la nostra terra! E spero nel futuro prosperoso del mio paese, nella vita pacifica, nella libertà, nella democrazia e nella giustizia.
* Lettera firmata