27 Dicembre 2019 - 13:56 . FuoriQuartiere . Cronaca
Dal Coppedè al “Giulio”, tutti i luoghi del Trieste-Salario amati da Genovese
Una tragedia che ha scosso Roma Nord. Domenica 22 dicembre, su corso Francia, le giovani vite di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli sono state spezzate in un incidente stradale. Le due 16enni sono state investite dall’auto di Pietro Genovese, 20enne figlio del celebre regista Paolo, che abita in una bellissima e storica residenza del Coppedè.
Tre famiglie dilaniate dal lutto e dal dolore. Uno shock che scuote nel profondo anche il Trieste-Salario, con cui i Genovese hanno un legame viscerale. A raccontarlo era stato lo stesso Paolo in un’intervista rilasciata per il volume di Typimedia “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1). Vite di quartiere”. Proprio in quelle pagine, il regista di “The Place” e “Perfetti sconosciuti” parlava di “un quartiere con un’anima“, che ora si stringe intorno al suo dolore.
“La mia è la generazione del citofono, non quella del cellulare – diceva -. Per necessità logistiche, le amicizie erano circoscritte al quartiere, perché per parlare con gli amici ti dovevi vedere, e quindi appunto citofonare, oppure darti appuntamento in piazza”.
E ancora il “Giulio” e il bar Benaco: “Il cuore di qualunque quartiere, dove vai e sai che qualcuno c’è, non è importante chi”. Quella comunità vista come una grande famiglia, che Paolo Genovese aveva raccontato con l’entusiasmo del fanciullo, con le storie e i mutamenti, nel tempo, dei luoghi che lo hanno visto crescere, come uomo e come artista. E che continuerà a proteggerlo in un abbraccio familiare, anche in un momento così difficile.