4 Aprile 2020 - 10:49 . FuoriQuartiere . Cronaca
Covid-19, ecco cosa c’è da sapere sulle nuove sanzioni per chi viola le regole
Il nuovo decreto legge approvato il 1° aprile, che estende le misure restrittive per contenere l’epidemia di Covid-19, ha lasciato inalterate le sanzioni per chi viola la quarantena. Ma cosa si rischia nello specifico?
In generale, per chi viola le misure di contenimento dell’epidemia si prevede una sanzione amministrativa che va da 400 a 3.000 euro. Se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni possono arrivare fino a 4.000 euro. Oltre a questo, in caso di violazione delle misure di contenimento previste per pubblici esercizi, attività sportive, ludiche o di intrattenimento, attività di impresa o professionali e commerciali, può essere imposta la immediata sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
Se si commette la stessa violazione più volte, allora le sanzioni pecuniarie sono raddoppiate (quindi da 800 a 6.000 euro oppure 8.000 euro se commesse mediante l’utilizzo di un veicolo), mentre “quella accessoria è applicata nella misura massima”. La sanzione amministrativa, comunque, non viene iscritta nel casellario giudiziale.
Discorso diverso per chi è risultato positivo al Covid-19. Qui infatti le sanzioni sono penali: arresto da 3 a 18 mesi e pagamento di un’ammenda da 500 a 5.000 euro, senza possibilità di oblazione. Quest’ultima consiste nel pagamento di una somma di denaro pari alla metà del massimo, quando si tratti di contravvenzione punita alternativamente con l’arresto o con l’ammenda. In pratica il pagamento di questa somma estingue per ogni effetto di diritto il reato e non consegue alcuna iscrizione nel certificato del casellario giudiziale. Ma qui, appunto, non è possibile.
In ogni caso, come si legge nel sito del Governo, che risponde ad alcune domande frequenti sul decreto, “se nel comportamento di chi commette la violazione delle misure di contenimento sono riscontrati gli elementi anche di un delitto, resta la responsabilità penale per tale più grave reato”. Facciamo alcuni esempi: rendere dichiarazioni false nelle dichiarazioni sostitutive consegnate alle forze di polizia durante i controlli resta un reato, che comporta l’immediata denuncia. Se si viola la quarantena e, avendo contratto il virus, si esce di casa, può esserci la denuncia per gravi reati (epidemia, omicidio, lesioni), puniti con pene severe, che possono arrivare fino all’ergastolo.