17 Ottobre 2020 - 14:39 . FuoriQuartiere . Cronaca

Cinghiali abbattuti in zona Gregorio VII, gli animalisti: “Denunciamo Comune e Regione”

La madre dei cuccioli stesa a terra narcotizzata. Foto della Lndc sezione Ostia
La madre dei cuccioli stesa a terra narcotizzata. Foto della Lndc sezione Ostia

“È stata una situazione agghiacciante, procederemo a denunciare tutte le figure istituzionali coinvolte”. La Lega nazionale per la difesa del cane chiede giustizia per la famiglia di cinghiali abbattuta nella serata di ieri, 16 ottobre, al giardino Mario Moderni di via della Cava Aurelia, zona Gregorio VII, a poche centinaia di metri da piazza San Pietro.

I suidi, una mamma con sei cuccioli al seguito, si erano introdotti nell’area giovedì 15. Il giardino è stato immediatamente chiuso, per evitare incidenti con i bambini. La speranza, per residenti e associazioni, era quella che gli animali venissero sedati e trasferiti in un habitat più adatto alle loro caratteristiche. Invece, la Polizia provinciale ha stordito gli ungulati con dardi tranquillanti poi “alcuni veterinari hanno inferto le iniezioni mortali” – denuncia Piera Rosati, presidente della Lndc.

“Gli addetti, incaricati dal Comune e dalla Regione – continua Rosati – hanno iniziato a rincorrere i cuccioli per ucciderli, mentre questi cercavano disperatamente riparo vicino alla mamma ormai morta. Dopo aver compiuto la strage, gli operatori hanno trascinato i corpi dei poveri animali verso un camioncino per lo smaltimento dei rifiuti. Tra l’altro, la strage è stata compiuta in tutta tranquillità davanti a centinaia di persone giunte sul posto per protestare e tentare di salvare la vita degli animali, vittime ancora una volta della crudeltà umana. In questo caso ancora più grave perché proveniente dalle istituzioni”.

Un cucciolo si avvicina alla madre, stesa a terra narcotizzata. Foto della Lndc sezione Ostia

Le immagini, raccolte dagli attivisti, hanno fatto il giro del web raccogliendo un’unanime ondata di indignazione. “Ovviamente questa cosa non finisce qui. Le alternative c’erano ma sono state ignorate, preferendo la strada della violenza e della crudeltà. Per questo motivo, procederemo a denunciare tutte le figure istituzionali coinvolte, sia a livello comunale sia a livello regionale, per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, dato che i cinghiali sono stati ammazzati decisamente senza nessuna necessità” – chiosa Rosati.