13 Maggio 2021 - 7:40 . Flaminio . Viabilità
Ciclabile Tevere, la Soprintendenza stoppa il cantiere. Meleo: “Lavori concordati”
Colpo di scena sulla tanto discussa ciclabile Tevere. La nuova colata di bitume, stesa sopra a quella che già c’era, è stata cassata dalla Soprintendenza che ha ordinato l’immediata sospensione dei lavori. Stando all’ente guidato da Daniela Porro, i lavori a oggi eseguiti presentano difformità rispetto a quanto precedentemente realizzato. In alcuni punti, ammonisce la soprintendente, la larghezza della pista è maggiore rispetto a quella esistente e alcune griglie per la raccolta delle acque risultano coperte.
Linda Meleo, assessora alle Infrastrutture di Roma Capitale, incassato il colpo ribatte: “Partiamo con un chiarimento. Cosa significa manutenzione ordinaria? Significa ripristinare esattamente lo stato dei luoghi. Proprio per questo non sono necessari progetti perché già predisposti e autorizzati in passato, nel caso specifico con una progettazione e gara lavori risalente al 2008. Contrariamente quindi a quanto sostiene la Soprintendenza non ci sono elementi di novità in questo lavoro. I lastroni di travertino erano già coperti prima di questo intervento di manutenzione, strano che nessuno se ne ricordi”.
Si torna, dunque, alle carte: “Le giornate passano e le persone attendono che la pista ciclabile sia completata – lamenta Meleo che rilancia la palla nell’altrui campo -. Io credo che ai cittadini interessi poco di questi aspetti tecnici e burocratici. A loro interessa, come a noi del resto, la sicurezza e la possibilità di usare una infrastruttura rimessa a nuovo che per anni era stata dimenticata in toto. Avremmo già completato le lavorazioni di finitura ben dieci giorni fa, di modellamento della pista ciclabile e della segnaletica orizzontale. Eppure durante i sopralluoghi, che abbiamo effettuato congiuntamente con gli enti preposti, avevamo concordato insieme soluzioni cromatiche per la pista ciclabile e i dettagli per completare al meglio i lavori. Sono quegli stessi enti che ora prescrivono lo stop, il rispetto di procedure burocratiche e dei vincoli, il tutto a discapito dei tempi e della sicurezza, che rimane un problema per i ciclisti. A questo punto ci auguriamo che con la stessa solerzia dimostrata in questa occasione, gli enti preposti siano da un lato celeri nel rispondere alle proposte di intervento del dipartimento Lavori pubblici e dall’altro promotori concreti di un intervento di riqualificazione complessiva sulle banchine del Tevere, non solo finalizzato al rifacimento di una sola pista ciclabile”.
Infine, Meleo promette che “il dipartimento sta comunque già predisponendo una puntuale nota di risposta alla Soprintendenza per replicare e chiarire ogni punto”.