3 Maggio 2021 - 7:43 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Ciclabile sul Tevere, esplode la polemica: “Quel catrame finirà a Ostia?”
I lavori per la nuova pista ciclabile lungo il Tevere sono ormai diventati il centro di un’accesa polemica tra l’attuale amministrazione comunale, le opposizioni (centrosinistra e centrodestra uniti) e le associazioni di quartiere. La gettata d’asfalto, la cui foto ha fatto il giro di giornali, tv e social, ha lasciato a occhi sgranati molti romani.
“Agenda Tevere Onlus” ieri ha pubblicato un post nel quale esprime tutto il suo disappunto e la sua indignazione in merito. Il tema è che il rifacimento di 5km di pista ciclabile nel centro di Roma lungo i Muraglioni – scrive l’associazione – avrebbe dovuto essere un progetto paesaggistico con una visione integrata, un progetto capace di tenere insieme il contesto storico monumentale con quello ambientale e con le esigenze funzionali in una visione condivisa. Noi società civile offriamo la nostra collaborazione alle amministrazioni ed è inaccettabile che proprio le amministrazioni, che dovrebbero ascoltarci e rappresentarci, ci ignorano e agiscono con le stesse modalità che abbiamo subito per anni“.
“Non è dato di sapere, augurandoci che non avvenga, se il catrame con cui sono state ricoperte le banchine del Tevere, alla prima piena, finirà sulle spiagge di Ostia”. A scriverlo è Lavinia Mennuni, consigliera comunale di Fratelli d’Italia. “Sappiamo che la colata di cemento con cui l’amministrazione Raggi ha pensato bene di sommergere l’argine del Tevere – continua – , costituisce un serio danneggiamento e deturpamento del patrimonio urbanistico ed ambientale della capitale d’Italia. L’asfalto colato sui sampietrini oltretutto rischia di rendere meno stabile e più vulnerabile la pista ciclabile stessa. Ho richiesto una immediata riunione della commissione mobilità di Roma Capitale per fermare questa ennesima sciocchezza pentastellata”.
Anche Matteo Salvini, leader della Lega e ormai all’interno del dibattito per la campagna elettorale su Roma, venerdì 30 aprile ha postato alcune foto dell’asfalto “incriminato”, commentando così: “Ennesimo oltraggio della Raggi ai romani, stavolta lungo il Tevere. Ma si può?”.