6 Luglio 2020 - 16:00 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Chiusure a oltranza e servizi ridotti: è crisi nera per gli hotel dei nostri quartieri
La fase 3 è iniziata per tutti, ormai da settimane, ma non per gli hotel. La pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio il settore e gli strascichi continuano per diverso tempo dopo la fine del lockdown, anche a causa del crollo del turismo. Secondo i dati di Federalberghi Roma, in città sono solo 170 le attività che hanno deciso di riaprire su oltre 1200. Con cali netti di ospiti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un problema che, inevitabilmente, si abbatte anche sui Parioli e sul Flaminio. Risultato? Gli alberghi dei nostri quartieri – alcuni dei quali tra i più rinomati di tutta Roma – non hanno ancora riaperto, oppure lo hanno fatto in forma assai ridotta.
È il caso del River Chateau a piazzale di Ponte Milvio. Dal centralino della struttura fanno infatti sapere che, al momento, vengono accettate soltanto prenotazioni business, ossia di chi pernotta per lavoro. Niente visitatori o turisti, dunque.
Un’altra eccellenza di Roma Nord che sta attraversando un pericolo complicatissimo è l’Aldrovandi Villa Borghese, attualmente chiusa. “E lo saremo almeno fino al 15 settembre – confida un operatore a RomaH24 -. A ridosso di quella data, valuteremo il da farsi”.
Ma c’è qualcuno per cui la fase 3 è finalmente iniziata, come l’Hotel Villa Grazioli di via Salaria 241. “Viaggiamo a numeri decisamente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2019 – raccontano dall’albergo a due passi da Villa Ada -. Siamo al 30% e le prenotazioni per il periodo estivo ancora non si vedono. Viviamo davvero settimana per settimana”.
Nessuna risposta, infine, dall’Hotel Villa Duse (via Alamanno) e dal Panama Garden. Per i nostri alberghi si prospetta un’estate tutt’altro che semplice.