28 Aprile 2020 - 12:04 . FuoriQuartiere . Curiosità
Canto, ballo e magia… ecco il contest di Lorenzo Vanni e Radio Italia Anni 60
Cento secondi per dimostrare il proprio talento artistico. Nasce il contest “Io canto da casa… e non solo”, un concorso gratuito aperto a tutti lanciato da un gruppo di imprenditori e professionisti. L’idea degli organizzatori è quella di dar voce e maniera di esprimersi a chi ama l’arte e le sue sfaccettature, per regalare a tutti un momento di spensieratezza e positività durante l’emergenza Coronavirus.
Il progetto porta la firma di Lorenzo Vanni, proprietario dello storico locale in via Col di Lana 10, Patrizio Polifroni, editore di Radio Italia Anni 60, Ivano Trau, patron e autore di Fuoriclasse Talent ed Elio Cipri, direttore della comunicazione di Radio Italia Anni 60 e storico discografico.
Possono partecipare cantanti, ballerini, attori, maghi o altre figure artistiche di ogni età (per i minori è necessaria a liberatoria dei genitori), basta girare un video in prima persona della durata massima di cento secondi (banditi montaggi, fotografie, playback) e inviarlo in allegato all’indirizzo mail iocantodacasailcontest@gmail.com insieme ai dati personali (nome, cognome, età, città e numero di telefono). A pochi giorni dal via, sono già quattrocento i partecipanti.
La clip sarà pubblicata sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del contest dove, tramite i “like”, è possibile votare la performance. La “giuria popolare” avrà un peso pari al 30 per cento del risultato finale che sarà deciso anche da una commissione di esperti del settore. La chiusura del contest avverrà quando, in base alle decisioni del governo, sarà possibile sciogliere i nodi della quarantena.
I premi sono in via di definizione, è stato però svelato il primo premio riguardante la disciplina del canto che consiste nell’incisione di un brano con relativo arrangiamento e sessanta passaggi radiofonici su Radio Italia Anni 60. Semifinali e finali si svolgeranno dal vivo in una prestigiosa location di Roma.
LEGGI l’intervista a Lorenzo Vanni