Rientro a scuola, sì, ma senza registro. È successo in diverse scuole del nostro territorio. Il 7 aprile, infatti, le scuole di ogni ordine e grado hanno ripreso le attività in presenza, ma molti insegnanti hanno avuto difficoltà ad annotare presenti, assenti e ritardi. Il motivo? “Un attacco ramsomware ( virus informatici che rendono inaccessibili i dati dei computer infettati e chiedono il pagamento di un riscatto per ripristinarli, ndr)” come fanno sapere da Axios, azienda fornitrice del servizio di registro elettronico per il 40 per cento delle scuole italiane, che ha subito l’aggressione informatica. 

Risultato: dal 3 aprile i registri elettronici di 2500 scuole italiane, tra cui diverse anche nei quartieri di Roma Nord, sono andati in tilt. “Dagli accertamenti effettuati, al momento, non ci risultano perdite e/o esfiltrazioni di dati – scrive Axios in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook –. Stiamo lavorando per ripristinare l’infrastruttura nel più breve tempo possibile. Sarà nostra cura tenervi costantemente aggiornati”.

Stefano Rocchi, amministratore unico di Axios Italia, ha fatto sapere che i servizi saranno ripristinati entro lunedì 12.

Il registro elettronico scolastico è una piattaforma online che permette al docente di inserire i principali dati sull’andamento scolastico dei propri alunni. Uno strumento essenziale, soprattutto in tempo di pandemia.