FuoriQuartiere

Pingitore: “Ecco perché dovremmo parlare meno del Covid-19”

di Daniele Petroselli

Mi dispiace per la Calabria ma tutti noi dovremmo parlare meno del virus anche perché non ne siamo in grado. Tutti ne dovrebbero parlare meno, anche i cosiddetti esperti, o la gente che non sa niente”. Così Pier Francesco Pingitore all’Adnkronos è tornato sulla decisione del governo di inserire la Calabria tra le regioni rosse nell’ambito dell’emergenza Covid-19.

Il regista e sceneggiatore, originario di Catanzaro ma da ormai 60 anni storico abitante del Trieste-Salario (la sua casa è a via Ostriana, a due passi da Villa Ada), si dice rammaricato per la situazione della sua Regione, ma lancia un messaggio a tutti: “Non voglio fare il virologo della domenica come altri 40 milioni di italiani, per lo meno. Non so nulla di queste cose e non sono in grado di giudicare se il governo abbia fatto bene o male. È inutile che discutiamo perché fingiamo di sapere che cosa sia l’Rt, fingiamo di sapere che cosa sia la trasmissibilità”.

Poi il regista, protagonista del volume Typimedia “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1)” ricorda: “In realtà non sappiamo niente perché dovremmo aver fatto un corso di virologia, dovremmo aver fatto degli studi. Nessuno li ha fatti, ma tutti chiacchierano per sentito dire e in questa maniera si aumenta il chiacchiericcio e anche la confusione mentale e si diffonde un senso di allarme permanente. Se la gente parlasse di meno, se i telegiornali diffondessero meno chiacchiere da parte anche di gente che non sa bene neanche cosa dice, sarebbe molto meglio. Questo è il mio messaggio da ‘calabrotto’”.

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