Flaminio-Parioli | Arabella Rocca

L’architetta che vuole ridisegnare il quartiere

di Cristiana Ciccolini

Linee pulite e fondo bianco intervallato da colori accesi. Appaiono così le case firmate da Arabella Rocca, architetto del quartiere che lavora a lungotevere Flaminio 74. Il suo stile, che deve sempre incontrare le esigenze e i gusti del cliente, è stato influenzato dalla sua permanenza a Barcellona e Lisbona, dove ha vissuto qualche tempo.

Ma non solo. Arabella è stata partner di uno studio italo giapponese per molti anni. Ed è anche una interior designer che si occupa di costruzioni green. Nel quartiere, che ama molto perché “si può fare tutto a piedi”, trova delle carenze dal punto di vista urbanistico. Soprattutto nella zona di collegamento tra il museo Maxxi e il Ponte della Musica.

“Quella è un’area frequentata da molti turisti – spiega – e deve essere all’altezza di questi due edifici. Servirebbe un progetto di riqualificazione, sia pedonale che ciclabile, magari un bel viale alberato percorribile pure con i passeggini da noi mamme”.

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