Avanza spedito il progetto per la realizzazione del grande raccordo anulare delle bici a Roma. E che passerà anche dentro Villa Ada. Il dipartimento mobilità e trasporti di Roma Capitale ha infatti iniziato a convocare la conferenza di servizi che esprimerà parere positivo o negativo.

Nello specifico, il progetto del Comune prevede la realizzazione di 50 chilometri di pista ciclabile all’interno della capitale, passando per parchi, ville storiche e zone monumentali. Un nuovo modo di pensare la mobilità dolce, che però non trova tutti d’accordo.

Tra questi l’Osservatorio Sherwood, associazione che cura il decoro di Villa Ada e che da subito si è opposto con fermezza all’opera. “Nel solco delle peggiori giunte capitoline, si prefigura un possibile blitz in pieno agosto per far passare l’insostenibile e contestatissima tratta del Grande raccordo anulare delle bici all’interno del parco – scrivono gli attivisti su Facebook -. Una storia iniziata malissimo, sospinta dai soldi e destinata a finire peggio. Quando con pervicacia non si vogliono ascoltare le istanze delle comunità locali e dei fruitori del parco, trasformando una buona idea ecologica in un peggioramento della qualità della vita per i cittadini. Continueremo ad opporci a questa opera impattante, ribadendo che il Grab può e deve passare fuori da Villa Ada”.

Ma non solo. Quindici associazioni, lo scorso giugno, avevano firmato un appello rivolto al sindaco Roberto Gualtieri chiedendo di non progettare il Grande raccordo anulare per le biciclette all’interno del nostro polmone verde.

Secondo gli attivisti, “la ciclovia avrebbe un impatto infrastrutturale incompatibile con i molteplici vincoli che preservano il parco e darebbe vita a flussi di biciclette di consistenza tale da finire per mettere a rischio la sicurezza dei fruitori della villa storica. Le associazioni ribadiscono al Campidoglio che esiste una comoda e valida alternativa, ovvero la ciclabile che percorre l’Olimpica e viale della Moschea sino a raggiungere l’Auditorium”.