18 Novembre 2021 - 15:48 . Flaminio-Parioli
Violenze contro la polizia dopo il derby del 15 maggio, ai domiciliari due ultras della Lazio
Avevano aggredito le forze di polizia con bastoni e lanciando oggetti contundenti. Per questo due ultras laziali, uno dei quali è il leader della Curva Nord, sono stati messi agli arresti domiciliari, come stabilito con apposita ordinanza dal Tribunale di Roma, sezione del Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma.
La misura cautelare è stata disposta a seguito delle gravi violenze perpetrate, in piazza di Ponte Milvio, a margine del derby capitolino dello scorso 15 maggio, quando un nutrito gruppo di tifosi laziali, nonostante la partita si disputasse a porte chiuse e non vi fossero tifosi romanisti nell’area dello stadio Olimpico, ha aggredito le forze di Polizia con bastoni e con lancio di oggetti contundenti.
La continua ed incessante attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dalla Digos della Questura di Roma, attraverso l’analisi dei filmati, ha permesso di acquisire a carico dei due ultras colpiti dal provvedimento cautelare e di altri tre tifosi, gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di “radunata sediziosa”, “interruzione di pubblico servizio aggravato dalla violenza e minaccia”, “violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata” e “concorso in lesioni personali aggravate”.
A finire agli arresti domiciliari, per le gravi violenze perpetrate, è il leader della Curva Nord della Lazio, già sottoposto alla misura del Daspo e con numerosi precedenti per analoghi fatti, mentre per un altro esponente di spicco della tifoseria oltranzista biancoceleste è stato disposto l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.