Meno di una settimana fa, i comitati e le associazioni del Trieste-Salario (e non solo) chiedevano trasparenza al Comune, per capire quali fossero i motivi che spingono a mantenere valida l’opzione di far passare il Grab all’interno di Villa Ada. 

Adesso la stessa richiesta arriva direttamente dall’assemblea capitolina, con il democratico Orlando Corsetti che ha annunciato di aver presentato “formale richiesta di accesso agli atti” per conoscere i contenuti del documenti di valutazione archeologica preventiva del grande raccordo anulare delle bici, commissionato dal Campidoglio.

“Nessuno ne conosce gli esiti – denuncia Corsetti – . La redazione del documento è costata 7.000 euro ed era propedeutica a valutare l’impatto archeologico del progetto, ma i risultati sono chiusi nel cassetto dell’assessorato alla Mobilità”.

“Non si comprende perché la ciclabile non possa restare fuori dal perimetro della Villa – rincara il consigliere – , come proposto in un progetto alternativo a quello del tracciato interno, che difficilmente si concilierebbe con i forti vincoli di tutela della storica Villa. A questo punto sarebbe importante conoscere gli esiti del documento rimasto segreto, anche per sciogliere il nodo sull’ammissibilità del passaggio del Grab all’interno di Villa Ada che in molti ci auguriamo resti una tappa solo su carta”.