26 Aprile 2021 - 18:42 . FuoriQuartiere . Media
Legge Zan, il webinar dell’agenzia Dire con Pro Vita, Arcilesbica e Equality Italia
“Legge Zan contro l’omotransfobia: perché fa paura?”. Questo il titolo del webinar organizzato dall’agenzia Dire e moderato dal direttore Nico Perrone.
Sono intervenuti Cristina Gramolini, presidente di Arcilesbica nazionale; Francesca Romana Poleggi, direttrice editoriale di Notizie ProVita; Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia; Maria Rachele Ruiu, del Consiglio direttivo Pro Vita e Famiglia Onlus.
“Quello che mi fa paura di questa legge è la dimensione di definizioni errate o generiche di sesso, genere e identità di genere. La disabilità è stata messa per ungere il meccanismo e non c’entra nulla. È sorprendente che Alessandro Zan, che viene dal mondo Lgbt, e il suo staff abbiano potuto redigere un testo tanto dilettantesco. Chiedo che ci sia una legge sull’omotransfobia, ma non così. Il testo va modificato e approvato”, ha chiesto con fermezza Cristina Gramolini, presidente di Arcilesbica.
“Questa legge non chiede un privilegio e e serve, ma così come è produrrà conflitti. Spero che venga approvata bene e presto. Serve ai ragazzi gay, lesbiche e trans che spesso vengono picchiati e discriminati anche nelle loro famiglie ” ha detto, invece, Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
“Non trovo ci sia un’ emergenza di tutela delle determinate categorie. I disabili allora? Sono molto più discriminati” si è chiesta, invece, Francesca Romana Poleggi, direttrice editoriale di Notizie ProVita.
“Se lo scopo fosse inasprire le pene saremmo tutti d’accordo. Il vero obiettivo della legge è invece educare e io vorrei avere il diritto di educare i miei figli” ha dichiarato Maria Rachele Ruiu del Consiglio direttivo Pro Vita e Famiglia onlus.