7 Aprile 2021 - 19:26 . Parioli . Cultura

Manca il bando, il bunker di Villa Ada resta chiuso

Manca il bando e i bunker di Mussolini a Villa Torlonia e quello dei Savoia a Villa Ada chiudono. A lanciare l’allarme è il consigliere capitolino Pd Giovanni Zannola: “Nonostante il successo delle visite e nonostante il gran lavoro di recupero e valorizzazione dell’associazione Roma Sotterranea il Comune non ha pubblicato il bando per la gestione dei bunker, con il rischio che rimarranno inaccessibili a lungo” spiega  Zannola.

Per questo il consigliere, che è anche membro della commissione Cultura, ha annunciato di aver “predisposto un’interrogazione urgente per conoscere i motivi della mancata pubblicazione del bando e per capire come la giunta abbia intenzione di rimediare al più presto, procedendo con un nuovo affidamento”.

Il timore, infatti, è che, anche quando si potranno tornare a visitare i musei e i luoghi di cultura (attualmente non è possibile né in zona arancione né in zona rossa), i bunker restino comunque chiusi al pubblico nonostante il successo di visitatori sempre ottenuto. E che rimangano abbandonati.

La storia del bunker di Villa Ada

Il bunker fu realizzato fra il 1940 e il 1942, durante la Seconda guerra mondiale. Ad oggi non esistono documenti ufficiali relativi alla sua realizzazione. Alla fine del conflitto, con la partenza in esilio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, il bunker viene abbandonato. Nel 2010 venne soprannominato “Il bunker del Diavolo”, poiché frequentato da alcune sette sataniche. Dopo un’intensa operazione di restauro, a cura dell’associazione Roma Sotterranea, con il sostegno della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali, la struttura è stata riaperta al pubblico il 24 marzo 2016. 

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